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Artista: America Album: Hourglass


Anno: 1994
Tempo: 0:0-1

Hourglass di America: Una Recensione Critica


Gli America sono stati un gruppo musicale statunitense fondato nel 1970, noto per il loro stile rock melodico con influenze country e folk. Hourglass è il loro quindicesimo album in studio, pubblicato nel 1994, che rappresenta un cambio significativo nella direzione musicale del gruppo. In questo articolo, parleremo delle migliori canzoni di Hourglass, della loro struttura e della nostra opinione sul lavoro complessivo dell'album.
Il primo brano dell'album, Young Moon, è un'apertura perfetta e commovente, che introduce l'ascoltatore al nuovo suono del gruppo. La canzone è guidata dalla voce di Gerry Beckley, con accenti lenti e minimalisti. La traccia successiva, Hope, è un po' più energica e ritmica, con un'atmosfera leggermente più elettronica. La strofa e il ritornello sono orecchiabili, ma nel complesso la canzone risulta un po' troppo lenta.
La terza traccia e il primo singolo estratto dall'album è From a Moving Train. La canzone è introdotta da una melodia di pianoforte evocativa, seguita da insistenti chitarre acustiche e Milt Holland alla batteria. La voce di Dewey Bunnell offre un'intensa melodia, portando l'ascoltatore in un viaggio emotivo che riflette perfettamente il titolo della traccia.
La quarta traccia, Wednesday Morning, è la canzone più riuscita dell'album. La melodia è orecchiabile, il testo è toccante e la produzione è impeccabile. Il brano è un tributo a John Lennon e alla sua eredità, con riferimenti a Imagine e Instant Karma!.
La quinta traccia, She's Beside You, inizia con un pattern di batteria elettronico, che crea un mood futuristico ma il testo tratta dell’ansia da ex dopo una relazione terminata. La sesta traccia, Hideaway Part 1, è sottotitolata The Beginning e si presenta come un brano strumentale e atmosferico, con elementi di musica celtica e influenze di canzoni tradizionali americane. Don't Give up arriva in settima posizione, ma non è poi così memorabile.
La conclusione di Hourglass è affidata all'ottava traccia, Whole Wide World. La canzone è costruita su un'armonia di chitarra acustica e arpeggi, con la voce di Gerry Beckley che si muove fluidamente in una ballata crescente, potenziata da una fisarmonica che esprime una canzone perfetta per far riflettere sull’uguaglianza dell’umanità.
Hourglass rappresenta una svolta musicale per gli America e, per alcuni, la fine del loro periodo d'oro. Le canzoni migliori dell'album sono sicuramente Young Moon, From a Moving Train, Wednesday Morning e Whole Wide World. Alcune delle tracce, invece, sembrano un po' stantie e non riescono a mantenere l'attenzione dell'ascoltatore. Nel complesso, Hourglass è un album interessante e maturo, che dovrebbe essere apprezzato dai fan del gruppo e dai musicisti che cercano di espandere il loro sound in nuove direzioni.