WOWS – Distruzione e Rinascita

Segue l’intervista dalla nostra pagina Estremometal.

Anche la copertina di “Ver Sacrum”, come già successo per il precedente “Aion”, è stato disegnato dal grande Paolo Girardi, come è nata questa collaborazione e qual è l’idea dietro all’artwork?
Abbiamo sempre ammirato il lavoro di Paolo Girardi, per noi lui ha sempre fatto un passo in più per venirci incontro, le nostre cover sono diverse dalla maggior parte delle sue opere, non hanno soggetti umani o simil-umani, sono pura atmosfera. Paolo per noi è una parte importante dei nostri lavori, ci aiuta a rendere il nostro immaginario in una sola occhiata. Credo che la collaborazione continuerà ancora per un bel po’.

Il disco è stato prodotto con la collaborazione di quattro etichette: Dio Drone, Shove Records, Coypu Records e Hellbones Records. Come nasce questa coproduzione?
Siamo felicissimi di far parte di queste realtà, la prima etichetta interessata a Ver Sacrum è stata Dio Drone, quando ancora il disco non era stato composto, e questo significa fiducia e credere in un progetto. Shove Records è salita a bordo successivamente, per noi è una grande soddisfazione far parte di questa etichetta cult dell’underground italico, Manu è diventato pure il mio fornitore di vinili preferito ahah! Coypu e Hellbones si sono aggiunti in coda ma entrambi hanno abbracciato subito il nostro progetto, e li sentiamo più vicini che mai. Se ci state leggendo vi esorto a sostenere le label, prendere il nostro disco da loro vuol dire supportare la scena; tenere vive queste splendide realtà di condivisione e di espressione artistica dev’essere una priorità per tutti, abbiamo estremo bisogno di cultura e di bellezza.

Questo periodo di Covid 19 ha portato alla sospensione di tutte le attività live, come vi state muovendo per la promozione dell’album? C’è già qualche data programmata per il futuro?
Abbiamo da poco terminato la tiratura del disco in limited edition, a breve avremo un’altra sorpresa. Per ora ci concentriamo su cose fisiche che si possono toccare, di live ancora non ne abbiamo parlato. Abbiamo una data il prossimo anno in un bel festival in Slovenia, ma niente nell’immediato futuro.

Durante questa quarantena ho avuto l’occasione di vedere alcune band organizzare dei veri e propri live in esclusiva streaming per la presentazione dei loro nuovi lavori ai fan, cosa ne pensate? Potrebbe essere una soluzione valida anche in Italia?
Parlo personalmente (Matteo), a me gli streaming non piacciono molto, mi manca il volume, mi manca la presenza scenica. E poi come lo guardo il concerto, sul divano? Sul letto? Mah non mi sembra il modo migliore di vivere la musica.. per quello ci sono già i dischi, fatti esattamente per questo tipo di ascolto. Mi è stato proposto uno streaming in solo ma già dalle prove tecniche mi sono sentito un po’ una cam-girl, mi mancava solo un dildo gigante. E quindi, in mancanza di dildo, ho lasciato perdere. Mi piace ricordare che live vuol dire dal vivo, nel caso dello streaming non è mai dal vivo al massimo è in diretta che è una cosa molto televisiva, completamente diversa dagli spettacoli che siamo abituati a vedere (pre-covid).
Per quanto riguarda la band non ne abbiamo parlato ancora, non escludo che se avremo il giusto supporto tecnico potremo considerare di fare un concerto in streaming, tuttavia preferiamo senza dubbio il buon vecchio palco, le ore in furgone e le birrette con gli amici. I Wows sembrano essere una band molto ambiziosa a livello musicale, quali sono i vostri obiettivi?
Il nostro obiettivo è sempre stato quello di creare un nostro stile unico. Sia chiaro senza avere la presunzione di creare nuovi generi musicali, non credo sia quello il punto, il punto è esprimersi, dire la propria e farlo con originalità. Quando nelle review leggiamo che il nostro suono è distintivo e unico, ecco questo ci fa davvero felici.

Bene ragazzi, siamo giunti alla conclusione dell’intervista, quindi non mi resta che salutarvi e ringraziarvi per il tempo che mi avete concesso. A voi le ultime parole da dedicare ai lettori di StaiMusic.
Grazie StaiMusic per l’interesse nel nostro progetto, salutiamo tutti i lettori calorosamente e li invitiamo a sostenere la musica underground in ogni modo e forma!