2023-10-17
Una nuova band emergente rock italiana, gli Hazan. Li intervistiamo.
Se c’è una band da tenere d’occhio nel panorama rock italiano questi sono gli Hazan. Un gruppo che ci piace parecchio per quel suono indie che li caratterizza e quei ritornelli melodici che ti trasportano dentro la musica e i temi che propongono.
Da un ottimo Britpop a un sano rock italiano. Cosa vi ha convinti a chiudere il progetto The Capozeella e inaugurare una nuova fase artistica?
Sono cambiati i nostri ascolti, è cambiata la musica che ci stava attorno e siamo cresciuti noi come persone.I Capozeella sono stati una fase della nostra vita da 20enni, scapestrata e ritmata che resterà sempre con noi.E' stato però naturale voltare pagina con gli Hazan e proporre musica che ci rappresentasse ai giorni d'oggi, non rimanendo fermi e nostalgici.
Come vi siete sentiti ad essere premiati dal produttore degli Oasis Alan MacGee?
E' successo nel 2010 in occasione del contest Oasis night: Alan MgGee, tra più di 100 canzoni arrivate in finale, ha selezionato la nostra London Zeella.Per noi grandi fan è stata una soddisfazione immensa. Abbiamo avuto anche l'occasione di uscire a cena con lui e Bonehead, il chitarrista storico degli Oasis.
Cosa vi ha spinti a passare da testi in inglese a testi in italiano? Che impatto ha avuto sul vostro pubblico, sia reale che potenziale, questa scelta artistica?
Crediamo che in italia, la maggior parte del pubblico non sia pronto a percepire il cantato in inglese allo stesso modo di quello in italiano, per cui più che una scelta artistica è stata una esigenza.Inoltre ci sono tante sfumature che, non cantando nella nostra lingua, perderemmo rischiando di trattare le tematiche dei nostri testi in modo superficiale.
Non abbiamo potuto fare a meno di notare che alcune delle vostre foto sul sito sono state scattate al Rock’n’Roll di Rho e il video di KaiserPanorama è stato registrato lì; noi siamo di quelle parti e lo abbiamo frequentato per anni prima di sparpagliarci in altre città. Cosa rappresenta per voi quel luogo?
Il rnr di Rho è senza dubbio uno dei locali di riferimento per la scena Rock di Milano e dintorni. Per noi è un po' una seconda casa, un luogo dove ci sentiamo a nostro agio, sia artisticamente che umanamente, è stato naturale pensare a quel locale per fare alcune foto e girare del materiale video. Se amate il rock e la musica alternativa ve lo consigliamo vivamente!
Cosa è cambiato negli ultimi anni nella diffusione di generi musicali meno legati alla tradizione italiana, e per questo spesso ritenuti di nicchia nel nostro paese?
In realtà negli ultimi anni molti gruppi ed artisti considerati indie sono saliti alla ribalta affermandosi tra il grande pubblico, pensiamo a Calcutta, Motta, The Giornalisti, Lo stato sociale, Canova, ecc. Crediamo che questo sia un bene, e che sia un'ondata da cavalcare con entusiasmo, senza perdersi in sterili polemiche.
Il singolo d’uscita del vostro ultimo album Ordine e Caos, la traccia Milano è Mia, celebra la vostra città. Cosa vi ha spinto a scrivere una canzone su una città controversa sotto molti aspetti?
La canzone racconta di un momento vissuto all'alba, dopo una nottata a Milano. In quel momento specifico, Milano ha saputo mostrarsi in tutta la sua bellezza, senza il tipico caos della metropoli. Siamo sempre portati ad immaginare Milano come una città caotica, stressante e dai tempi stretti, ma in certi momenti sa stupirti con la sua bellezza, la sua ricchezza artistica e culturale...è proprio in quei momenti che pensi questa è la mia città, Milano è mia!
Quali sono le tematiche che avete deciso di trattare nel vostro nuovo lavoro?
Il nostro nuovo lavoro si intitola Ordine e caos e rappresenta per noi la perfetta sintesi del momento che stiamo vivendo, sia a livello globale che personale. Nelle tematiche trattate ritorna la continua ricerca di equilibrio in questo mondo che sembra aver perso ogni regola. Ma anche la ricerca di un equilibrio personale, in una fase di vita delicata. Abbiamo tutti circa 35 anni, ed è il classico momento in cui si passa dall'essere ragazzi spensierati a persone adulte. Non è facile e ci rendiamo conto che per trovare un equilibrio c'è bisogno di ordine, ma anche di sani momenti di caos :)
Come siete cambiati rispetto al vostro passato artistico, al di là delle scelte musicali e compositive in senso stretto?
È cambiato molto. Abbiamo un approccio molto più professionale e realistico, ma soprattutto più ampio e maturo. Le scelte musicali e compositive che avete citato sono in realtà solo una piccola parte di quello che deve fare una band nel 2019. Oggi occorre essere in grado di fare networking, trovare una strategia vincente sui social, curare l'immagine, essere preparati a gestire tutti gli aspetti gestionali che si presentato. Per riuscire ad emergere al giorno d'oggi, sono condizioni imprescindibili, tanto quanto la qualità compositiva, forse anche di più :)
Che progetti avete in cantiere?
Prima dell'estate uscirà il nuovo singolo Fossi in te una canzone che parla dell'amore che si tende a dare per scontato.L'uscita dell'album invece è prevista per settembre/ottobre, anche se in realtà siamo sempre vincolati da Universal, la nostra etichetta. Poi speriamo parta un tour di supporto all'uscita dell'album, staremo a vedere. Per il momento possiamo dirvi che il 13 Luglio suoneremo al Mengo Fest ad Arezzo, un bellissimo festival dove si esibiranno Zen Circus, Motta, Carl Brave etc e ci saranno special guest come gli Stato Sociale.
In aggiunta a fine Agosto apriremo il concerto ad un artista che ha scritto una bella pagina del rock italiano ... ma per ora non possiamo dirvi di più:)
Per ascoltare questi ragazzi entrate nella loro pagina, Hazan.
Da un ottimo Britpop a un sano rock italiano. Cosa vi ha convinti a chiudere il progetto The Capozeella e inaugurare una nuova fase artistica?
Sono cambiati i nostri ascolti, è cambiata la musica che ci stava attorno e siamo cresciuti noi come persone.I Capozeella sono stati una fase della nostra vita da 20enni, scapestrata e ritmata che resterà sempre con noi.E' stato però naturale voltare pagina con gli Hazan e proporre musica che ci rappresentasse ai giorni d'oggi, non rimanendo fermi e nostalgici.
Come vi siete sentiti ad essere premiati dal produttore degli Oasis Alan MacGee?
E' successo nel 2010 in occasione del contest Oasis night: Alan MgGee, tra più di 100 canzoni arrivate in finale, ha selezionato la nostra London Zeella.Per noi grandi fan è stata una soddisfazione immensa. Abbiamo avuto anche l'occasione di uscire a cena con lui e Bonehead, il chitarrista storico degli Oasis.
Cosa vi ha spinti a passare da testi in inglese a testi in italiano? Che impatto ha avuto sul vostro pubblico, sia reale che potenziale, questa scelta artistica?
Crediamo che in italia, la maggior parte del pubblico non sia pronto a percepire il cantato in inglese allo stesso modo di quello in italiano, per cui più che una scelta artistica è stata una esigenza.Inoltre ci sono tante sfumature che, non cantando nella nostra lingua, perderemmo rischiando di trattare le tematiche dei nostri testi in modo superficiale.
Non abbiamo potuto fare a meno di notare che alcune delle vostre foto sul sito sono state scattate al Rock’n’Roll di Rho e il video di KaiserPanorama è stato registrato lì; noi siamo di quelle parti e lo abbiamo frequentato per anni prima di sparpagliarci in altre città. Cosa rappresenta per voi quel luogo?
Il rnr di Rho è senza dubbio uno dei locali di riferimento per la scena Rock di Milano e dintorni. Per noi è un po' una seconda casa, un luogo dove ci sentiamo a nostro agio, sia artisticamente che umanamente, è stato naturale pensare a quel locale per fare alcune foto e girare del materiale video. Se amate il rock e la musica alternativa ve lo consigliamo vivamente!
Cosa è cambiato negli ultimi anni nella diffusione di generi musicali meno legati alla tradizione italiana, e per questo spesso ritenuti di nicchia nel nostro paese?
In realtà negli ultimi anni molti gruppi ed artisti considerati indie sono saliti alla ribalta affermandosi tra il grande pubblico, pensiamo a Calcutta, Motta, The Giornalisti, Lo stato sociale, Canova, ecc. Crediamo che questo sia un bene, e che sia un'ondata da cavalcare con entusiasmo, senza perdersi in sterili polemiche.
Il singolo d’uscita del vostro ultimo album Ordine e Caos, la traccia Milano è Mia, celebra la vostra città. Cosa vi ha spinto a scrivere una canzone su una città controversa sotto molti aspetti?
La canzone racconta di un momento vissuto all'alba, dopo una nottata a Milano. In quel momento specifico, Milano ha saputo mostrarsi in tutta la sua bellezza, senza il tipico caos della metropoli. Siamo sempre portati ad immaginare Milano come una città caotica, stressante e dai tempi stretti, ma in certi momenti sa stupirti con la sua bellezza, la sua ricchezza artistica e culturale...è proprio in quei momenti che pensi questa è la mia città, Milano è mia!
Quali sono le tematiche che avete deciso di trattare nel vostro nuovo lavoro?
Il nostro nuovo lavoro si intitola Ordine e caos e rappresenta per noi la perfetta sintesi del momento che stiamo vivendo, sia a livello globale che personale. Nelle tematiche trattate ritorna la continua ricerca di equilibrio in questo mondo che sembra aver perso ogni regola. Ma anche la ricerca di un equilibrio personale, in una fase di vita delicata. Abbiamo tutti circa 35 anni, ed è il classico momento in cui si passa dall'essere ragazzi spensierati a persone adulte. Non è facile e ci rendiamo conto che per trovare un equilibrio c'è bisogno di ordine, ma anche di sani momenti di caos :)
Come siete cambiati rispetto al vostro passato artistico, al di là delle scelte musicali e compositive in senso stretto?
È cambiato molto. Abbiamo un approccio molto più professionale e realistico, ma soprattutto più ampio e maturo. Le scelte musicali e compositive che avete citato sono in realtà solo una piccola parte di quello che deve fare una band nel 2019. Oggi occorre essere in grado di fare networking, trovare una strategia vincente sui social, curare l'immagine, essere preparati a gestire tutti gli aspetti gestionali che si presentato. Per riuscire ad emergere al giorno d'oggi, sono condizioni imprescindibili, tanto quanto la qualità compositiva, forse anche di più :)
Che progetti avete in cantiere?
Prima dell'estate uscirà il nuovo singolo Fossi in te una canzone che parla dell'amore che si tende a dare per scontato.L'uscita dell'album invece è prevista per settembre/ottobre, anche se in realtà siamo sempre vincolati da Universal, la nostra etichetta. Poi speriamo parta un tour di supporto all'uscita dell'album, staremo a vedere. Per il momento possiamo dirvi che il 13 Luglio suoneremo al Mengo Fest ad Arezzo, un bellissimo festival dove si esibiranno Zen Circus, Motta, Carl Brave etc e ci saranno special guest come gli Stato Sociale.
In aggiunta a fine Agosto apriremo il concerto ad un artista che ha scritto una bella pagina del rock italiano ... ma per ora non possiamo dirvi di più:)
Per ascoltare questi ragazzi entrate nella loro pagina, Hazan.
Tag: rock italiano, hazan, rock alternativo, indie, gruppo emergente
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