2024-03-29
La rottura delle catene, le origini del jazz
Oggi vorremmo parlarvi di un genere musicale stupendo qual è il Jazz, vorremmo quindi analizzare un po' il lato storico di questo genere musicale. Fondamentalmente il Jazz è nato grazie alla tradizione degli schiavi afroamericani, in taluni casi anche indonesiani, importati in America, che durante i lavori forzati cantavano per alleggerire il lavoro, ma non solo. Data la necessità di mantenere una certa cadenza nelle lavorazioni, che molto spesso erano assai ripetitive, gli schiavi utilizzavano il canto per darsi il ritmo. Quando lavoravano in in catene, ad esempio per passarsi dei secchi pieni di macerie, trasportare dei materiali per la costruzione delle ferrovie, oppure quando si rendeva la necessità di martellare dei grossi pioli in gruppi di due o tre persone, per evitare di incrociarsi e farsi del male si prendeva il ritmo utilizzando appunto la musica. Questo tipo di canto pian piano si è poi ovviamente evoluto, mantenendo però sempre questo peculiare aspetto ritmico, particolarmente sincopato, che nasce appunto da pure esigenze lavorative, seppur in condizioni infelici che preferiamo certamente dimenticare.
Ufficialmente si inizia a parlare di musica Jazz, a livello solamente orale, nei primi anni del 1900. Se ne trova invece testimonianza scritta a partire dal 1910 in poi. Questo fatto determina la nascita del genere musicale propriamente detto, che inizia a fondersi con il già esistente Blues, fino a creare uno stile a sé stante. Il luogo di nascita del Jazz è molto spesso attribuibile al sud degli Stati Uniti, è infatti, probabilmente originario di stati come la Louisiana, in cui notoriamente c'era un grosso utilizzo di di schiavi africani. L'origine del termine non è affatto sicura, sostanzialmente Jazz vuol dire tutto e non vuol dire niente. Alcuni storici fanno risalire la parola Jazz, scritta come Jass, a una sorta di slang francese che potrebbe voler dire gracchiare o fare rumore. Questo probabilmente a ribadire quasi che questo nuovo genere, così diverso dalle musiche tradizionali, era all'inizio visto in maniera negativa. La non convenzionalità veniva confusa con il rumore, quindi fu definito fracasso e addirittura musica cacofonica. Possiamo presupporre che l’analisi sia corretta, visto che i paesi di nascita del Jazz erano fondamentalmente francofoni, quindi si parlava la lingua francese delle colonie francesi africane e non l’americano. I brani Jazz sono caratterizzati da lunghi assoli, effettuati inizialmente con le scale pentatoniche blues, per poi evolversi in scale particolari, derivanti dal primo e dal quarto modo della scala convenzionale maggiore, talvolta con variazioni tonali che le rendevano ancora più particolari. Ma quali sono in effetti i musicisti Jazz che hanno definitivamente consacrato questo genere? A livello mondiale possiamo sicuramente citare Duke Ellington e Louis Armstrong, possiamo poi nominare mostri sacri come Miles Davis e John Coltrane. Negli anni successivi poi abbiamo conosciuto artisti come Chick Corea e Pat Metheny. Ovviamente il Jazz negli anni si è evoluto, prima in Be-Bop e poi in generi moderni come la Fusion. È comunque sempre utilizzato come genere di base, ad esempio viene utilizzato anche per per creare delle contaminazioni, come per lo Swing.
Ufficialmente si inizia a parlare di musica Jazz, a livello solamente orale, nei primi anni del 1900. Se ne trova invece testimonianza scritta a partire dal 1910 in poi. Questo fatto determina la nascita del genere musicale propriamente detto, che inizia a fondersi con il già esistente Blues, fino a creare uno stile a sé stante. Il luogo di nascita del Jazz è molto spesso attribuibile al sud degli Stati Uniti, è infatti, probabilmente originario di stati come la Louisiana, in cui notoriamente c'era un grosso utilizzo di di schiavi africani. L'origine del termine non è affatto sicura, sostanzialmente Jazz vuol dire tutto e non vuol dire niente. Alcuni storici fanno risalire la parola Jazz, scritta come Jass, a una sorta di slang francese che potrebbe voler dire gracchiare o fare rumore. Questo probabilmente a ribadire quasi che questo nuovo genere, così diverso dalle musiche tradizionali, era all'inizio visto in maniera negativa. La non convenzionalità veniva confusa con il rumore, quindi fu definito fracasso e addirittura musica cacofonica. Possiamo presupporre che l’analisi sia corretta, visto che i paesi di nascita del Jazz erano fondamentalmente francofoni, quindi si parlava la lingua francese delle colonie francesi africane e non l’americano. I brani Jazz sono caratterizzati da lunghi assoli, effettuati inizialmente con le scale pentatoniche blues, per poi evolversi in scale particolari, derivanti dal primo e dal quarto modo della scala convenzionale maggiore, talvolta con variazioni tonali che le rendevano ancora più particolari. Ma quali sono in effetti i musicisti Jazz che hanno definitivamente consacrato questo genere? A livello mondiale possiamo sicuramente citare Duke Ellington e Louis Armstrong, possiamo poi nominare mostri sacri come Miles Davis e John Coltrane. Negli anni successivi poi abbiamo conosciuto artisti come Chick Corea e Pat Metheny. Ovviamente il Jazz negli anni si è evoluto, prima in Be-Bop e poi in generi moderni come la Fusion. È comunque sempre utilizzato come genere di base, ad esempio viene utilizzato anche per per creare delle contaminazioni, come per lo Swing.
Tag: jazz, grandi jazzisti, afroamericani, stati uniti, schiavismo, liberazione
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