2024-03-22
Frankie Knuckles, l’inventore della musica house
Non c’è serata in discoteca degna di tale nome senza che, in almeno una parte del set, il dj non passi qualche pezzo di musica house. Siamo nel campo della musica elettronica, in cui a farla da padrone sono lo 'snare', l’hi-hat e un groove con giri di basso – sintetico, elettrico o acustico – in una o due battute. Di cosa stiamo parlando? Per i non esperti del settore, semplicemente di quello che contraddistingue il genere e fa ballare le generazioni dance ormai da oltre trent’anni, da quando veniva passato per la prima volta al Waterhouse di Chicago.
Disk Jockey del Warehouse, storico locale dal quale l’house prende il suo nome, era Frankie Knukles, soprannominato 'the Godfather of House' e in quanto tale riconosciuto come suo creatore. Iniziata la sua carriera nel 1971, la sua abilità lo portò presto ad esser ingaggiato in locali popolari, al fianco di rinomati dj; ad esempio, affiancò Nicky siano e Larry Levan al Gallery, New York. Se vi siete mai chiesti chi fu a farsi venire in mente l’idea del mixaggio o chi furono i primi ad utilizzare più di due piatti per inserire effetti sonori passando da un brano all’altro, la risposta è proprio il trio sopra citato, insieme a Kenny Carpenter.
Quando nel 1976 Levan rifiutò l’ingaggio al Warehouse per non lasciare la cena newyorkese, Knuckles diventò il dj resident del locale. Il pubblico di Chicago era diverso da quello con cui era abituato ad avere a che fare: iniziò così con le prime sperimentazioni sonore elettroniche e il re-editing dei brani, usando sintetizzatori e registratori per manipolare vecchi pezzi jazz, funk e soul. Nacque così la house music, ma non solo: è anche grazie al contributo di Knuckles che la figura professionale del dj passò dall’essere un semplice addetto alla musica ad un artista in grado di creare i propri pezzi.
Passando da un locale all’altro, Knuckles vide la propria carriera decollare: aprì un locale proprio, diventò produttore, fondò la Def Mix Productions insieme ad altri amici newyorkesi, incise propri album (Beyond The Mix, 1991, "Welcome To The Real World", 1995, "A New Reality", 2004). Purtroppo, Frankie Knuckles ci lascia precocemente, l’1 aprile 2014, a causa dell’aggravarsi della sua condizione fisica già provata dal diabete, di cui soffriva da tempo.
Resta la sua eredità in musica, che già negli anni ’80 aveva raggiunto l’Europa spopolando anche nel vecchio continente. A riportare la house music alla ribalta dentro le discoteche e i locali dance, negli anni 2000, nomi come Daft Punk, Dimitri from Paris e Bob Sinclair.
Disk Jockey del Warehouse, storico locale dal quale l’house prende il suo nome, era Frankie Knukles, soprannominato 'the Godfather of House' e in quanto tale riconosciuto come suo creatore. Iniziata la sua carriera nel 1971, la sua abilità lo portò presto ad esser ingaggiato in locali popolari, al fianco di rinomati dj; ad esempio, affiancò Nicky siano e Larry Levan al Gallery, New York. Se vi siete mai chiesti chi fu a farsi venire in mente l’idea del mixaggio o chi furono i primi ad utilizzare più di due piatti per inserire effetti sonori passando da un brano all’altro, la risposta è proprio il trio sopra citato, insieme a Kenny Carpenter.
Quando nel 1976 Levan rifiutò l’ingaggio al Warehouse per non lasciare la cena newyorkese, Knuckles diventò il dj resident del locale. Il pubblico di Chicago era diverso da quello con cui era abituato ad avere a che fare: iniziò così con le prime sperimentazioni sonore elettroniche e il re-editing dei brani, usando sintetizzatori e registratori per manipolare vecchi pezzi jazz, funk e soul. Nacque così la house music, ma non solo: è anche grazie al contributo di Knuckles che la figura professionale del dj passò dall’essere un semplice addetto alla musica ad un artista in grado di creare i propri pezzi.
Passando da un locale all’altro, Knuckles vide la propria carriera decollare: aprì un locale proprio, diventò produttore, fondò la Def Mix Productions insieme ad altri amici newyorkesi, incise propri album (Beyond The Mix, 1991, "Welcome To The Real World", 1995, "A New Reality", 2004). Purtroppo, Frankie Knuckles ci lascia precocemente, l’1 aprile 2014, a causa dell’aggravarsi della sua condizione fisica già provata dal diabete, di cui soffriva da tempo.
Resta la sua eredità in musica, che già negli anni ’80 aveva raggiunto l’Europa spopolando anche nel vecchio continente. A riportare la house music alla ribalta dentro le discoteche e i locali dance, negli anni 2000, nomi come Daft Punk, Dimitri from Paris e Bob Sinclair.
Tag: musica house, ballare, knukles, elettronica, warehouse
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