Liam Gallagher si è scrollato di dosso le critiche sul fiasco della vendita dei biglietti degli Oasis in una serie di tweet, tra cui dire a un fan di "stare zitto" e a un altro di comprare "biglietti in ginocchio". Il cantante ha rotto il silenzio sui social media poco dopo che l'autorità di vigilanza sulla concorrenza ha annunciato di aver avviato un'indagine sulla gestione delle vendite da parte di Ticketmaster per il prossimo tour della band, incluso il modo in cui il "prezzo dinamico" potrebbe essere stato utilizzato per adeguare il prezzo. L'entusiasmo iniziale per la riconciliazione dei fratelli Gallagher ha presto lasciato il posto allo sgomento e all'indignazione lo scorso fine settimana, dopo che i fan si sono lamentati del fatto che i prezzi per i 17 spettacoli sono stati aumentati senza preavviso. I fan hanno detto di aver fatto la fila online per ore solo per scoprire che il prezzo dei biglietti in piedi da £ 135 era salito a £ 355. La mattina dell'incidente, Liam ha postato su X: "Gli OASIS sono tornati il vostro benvenuto e ho sentito che il loro atteggiamento puzza, è bello sapere che alcune cose non cambiano mai". Quando i fan hanno risposto criticando l'approccio alla vendita dei biglietti, incluso un utente di X che ha detto che "non si aspettava che [gli Oasis] derubassero i fan tanto quanto hanno fatto", Gallagher ha risposto: "SHUTUP". E quando gli è stato chiesto come si sentisse, il 51enne ha risposto: "SMUG sto solo scherzando COMPIACIUTO COME c***, vi ho detto che saremmo tornati insieme un bel giorno". A Liam è stato anche chiesto cosa pensasse sua madre, Peggy, del fatto che lui e Noel si fossero riuniti 15 anni dopo lo scioglimento della band. "È sventrata per non essere riuscita a prendere un biglietto", ha detto. Quando una persona gli ha chiesto perché non le avesse dato un biglietto gratuito, lui ha risposto: "Gratis, non essere sciocco". Un altro fan ha chiesto al mancuniano se avesse dei "biglietti di riserva", al che ha risposto: "Un sacco di merda, ma ci sono solo 100 mila sterline davvero costose". In una dichiarazione, la band ha precedentemente affermato di non sapere che i prezzi dinamici sarebbero stati utilizzati nella vendita. "Inevitabilmente l'interesse per questo tour è così travolgente che è impossibile programmare abbastanza spettacoli per soddisfare la domanda del pubblico", hanno detto. "Per quanto riguarda le lamentele ben riportate che molti acquirenti hanno avuto sul funzionamento della biglietteria dinamica di Ticketmaster: deve essere chiaro che Oasis lascia le decisioni sulla biglietteria e sui prezzi interamente ai loro promotori e al management, e in nessun momento ha avuto alcuna consapevolezza che il prezzo dinamico sarebbe stato utilizzato". All'inizio di questa settimana, Liam è stato annunciato come il nuovo volto del marchio di moda Stone Island, protagonista della sua campagna autunnale e invernale. Più o meno nello stesso periodo, tra la frustrazione dei fan per il prezzo dei biglietti, è riemerso uno dei vecchi tweet del frontman del 2017, in cui criticava suo fratello per i biglietti costosi per il suo tour negli Stati Uniti. All'epoca, scrisse: "350 dollari per andare a vedere rkid negli Stati Uniti che c*** quando finirà tutto come se fossi LG x".

La contraddizione degli Oasis
Il recente clamore sul prezzo dei biglietti degli Oasis mi ha fatto riflettere sulle contraddizioni insite nella band e nei suoi frontman. Qui abbiamo Liam Gallagher, un uomo che ha costruito la sua reputazione sull'essere la voce della classe operaia, ora apparentemente indifferente alla situazione dei suoi fan, molti dei quali non possono permettersi i prezzi gonfiati dei biglietti. Per anni, Oasis è stato un simbolo di ribellione e autenticità. La loro musica ha risuonato profondamente con persone di ogni ceto sociale, offrendo inni di sfida e speranza. Eppure, i recenti eventi che circondano la vendita dei biglietti sembrano un tradimento di quegli stessi principi che la band una volta rappresentava. Le risposte sprezzanti di Liam alle preoccupazioni dei fan sono state particolarmente scoraggianti. Dire ai fan di "stare zitti" e scherzare sui "biglietti in ginocchio" a prezzi esorbitanti mostra un livello di arroganza e disconnessione che è difficile da trascurare. È un duro promemoria del fatto che a volte le icone che idolatriamo possono diventare la stessa cosa contro cui una volta si sono radunate. La dichiarazione della band, che prende le distanze dalla debacle dei prezzi dinamici, sembra un debole tentativo di limitare i danni. Se Oasis non era davvero a conoscenza della strategia dei prezzi, ciò suggerisce una preoccupante mancanza di supervisione e responsabilità. Non è sufficiente incolpare semplicemente i promotori e il management; La band ha una certa responsabilità per garantire che i loro fan non vengano sfruttati. Il tweet riemerso del 2017, in cui Liam criticava suo fratello per i biglietti costosi, aggiunge un altro livello di ironia a questa situazione. È un toccante promemoria di quanto velocemente le prospettive possano cambiare quando sono coinvolte fama e fortuna. Quella che una volta era una critica allo sfruttamento ora sembra essere un caso di storia che si ripete, solo che questa volta con Liam al centro.

Un Risveglio Personale
L'intero episodio è stato un risveglio personale per me e, sospetto, per molti altri fan. Ci ha costretto a riconsiderare il nostro rapporto con la band e, più in generale, con l'industria musicale. A che punto tracciamo la linea tra il supporto ai nostri artisti preferiti e la lotta contro le pratiche che sfruttano e alienano i fan? La musica degli Oasis avrà sempre un posto speciale nel mio cuore; Le loro canzoni sono intessute nel tessuto della mia giovinezza. Ma forse è il momento di separare l'arte dall'artista, di apprezzare la musica e di ritenere la band responsabile di azioni che contraddicono l'essenza stessa del loro messaggio. In chiusura, esorto gli Oasis e le altre band a ricordare i fan che li hanno sostenuti nella buona e nella cattiva sorte. Autenticità, trasparenza e rispetto sono valori che non dovrebbero mai essere compromessi, non importa quanto alta sia la posta in gioco. E ai miei amici fan, continuiamo a chiedere di meglio, non solo agli Oasis ma all'intera industria. Solo allora potremo sperare di vedere un vero cambiamento.
Continuate a rockeggiare, ma mantenete la realtà.