Artista: Amon Düül II Album: Yeti
Anno: 1970Tempo: 0:0-1
Recensione Critica dell'Album Yeti di Amon Düül II
Se sei un appassionato di musica progressive e rock psichedelico, Amon Düül II non avrà bisogno di presentazione. Questa band tedesca, attiva nella seconda metà degli anni '60 e per tutti gli anni '70, ha pubblicato capolavori che ancora oggi rimangono immortali. Uno di questi è sicuramente Yeti, secondo album della formazione, pubblicato nel 1970. In questo articolo, proverò a esprimere le mie opinioni su questo album così importante nella storia del rock.
La formazione di Amon Düül II è nata dalla fusione di una comune artistica a Monaco di Baviera negli anni '60. La band nasce con l'intento di creare qualcosa di nuovo e sperimentale e di portare la musica d'avanguardia del tempo in strade mai percorse. La scena musicale tedesca durante quegli anni era molto fertile e gli Amon Düül II erano tra le band più creative. Yeti quindi non solo è l'album più rappresentativo di questa band ma anche uno dei più emblematici tra i prodotti del rock teutonico.
Yeti può essere considerato il passaggio della band dalla sperimentazione purista alla costruzione di un sound e di un approccio che avrebbero segnato il resto della loro carriera. Nel disco possiamo trovare tutti gli elementi che hanno reso i Amon Düül II immortalità: digressioni estese, assoli di batteria, chitarra e flauto, tastiere psichedeliche, un approccio musicale basato sull'ascolto di altre culture come quella indiana e quella araba.
Tra le tracce più significative dell'album possiamo trovare l'epica e impegnativa Archangels Thunderbird, il rock psichedelico di Eye Shaking King e Soap Shop Rock, l'euforia multiculturale di She Came Through The Chimney, la potente Cerberus e la lunga suite Yeti. Quest'ultima rappresenta uno dei pezzi più belli dell'album. È diviso in due parti ed è costruita su una struttura musicale impeccabile. Sia la sezione lenta che quella veloce, sono eseguite con estrema precisione e musicalità.
In sintesi, Yeti degli Amon Düül II è un'opera d'arte che rappresenta uno dei momenti più alti della musica rock sperimentale e che sarebbe un peccato perdersi. Tuttavia, l'album potrebbe non piacere a chi cerca la melodia tradizionale di un pezzo rock. Infatti, la maggior parte dei brani di Yeti sono degli esperimenti complessi, che richiedono pazienza e tempo prima che possano essere apprezzati. In ogni caso, se sei un appassionato di rock sperimentale o ti piace la musica d'avanguardia, Yeti degli Amon Düül II merita sicuramente di essere ascoltato in una dimensione senza distrazioni!
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