Artista: Beck Album: Stereopathetic Soulmanure
Anno: 1994Tempo: 48:10
Stereopathetic Soulmanure di Beck: Una Recensione Critica
Stereopathetic Soulmanure è il secondo album del pluripremiato artista musicale Beck. Questo album, considerato tra i più eccentrici e sperimentali del cantautore americano, è stato pubblicato nel 1994 dalla Flipside Records. Beck, un artista versatile e dai molteplici interessi, ha spaziato per diversi generi musicali nel corso della sua carriera. In Stereopathetic Soulmanure, ha proposto un mix interessante di folk, rock, blues, psichedelia e campionature sonore. In questo articolo esploreremo questo album eclettico, le migliori canzoni e gli aspetti critici del lavoro di Beck.
Il titolo dell'album è una combinazione di tre parole: stereophonic, pathetic e manure. Beck ha inserito tracce di rumore, suoni ripresi in campione da vecchi film e talk show televisivi e persino rumori di animali (il che spiega la presenza di manure nel titolo dell'album). In Stereopathetic Soulmanure, Beck ha voluto mettere alla prova le convenzioni musicali e sfidare il suo pubblico con contenuti spesso controversi.
Il primo brano dell'album, Pink Noise (Rock Me Amadeus), è un'ossessionante miscela di rumori, voci e suoni campionati, sovrapposti a un ritmo marcatamente psichedelico. La voce di Beck emerge a malapena dalle sonorità insistenti e frenetiche, creando un effetto straniante e prepotente.
I Wanna Get with You (And Your Sister, Deuce) è un altro pezzo estremamente sperimentale, caratterizzato da un'atmosfera sinistra e claustrofobica. Qui Beck canta con una voce quasi infantile, mentre la melodia è accompagnata da un ritmo ossessivo e distorto.
Una delle tracce più interessanti dell'album è Mutherfuker, una canzone che combina blues, punk e gospel. La voce di Beck è inquietante e sghemba, mentre la chitarra elettrica si abbandona a soli discordanti e sfuggenti.
Ace of Spades è un brano che Beck ha ripreso in versione acustica dal repertorio dei Motörhead. Una scelta piuttosto singolare per un artista che ama sperimentare e inglobare generi musicali diversi.
Ma nonostante la bravura di Beck nell'esplorare territori musicali inediti e la sua audacia nell'includere idee avant-garde nel suo album, Stereopathetic Soulmanure non è privo di criticità. Alcune tracce, infatti, sembrano risentire di una certa confusione stilistica, mentre altre sembrano poco equilibrate e poco fluide.
In conclusione, Stereopathetic Soulmanure di Beck rappresenta un'opera estremamente sperimentale e controversa. L'album è caratterizzato da un'atmosfera claustrofobica e sinistra, con canzoni che spesso sfidano l'ascoltatore e sfuggono alle tradizionali convenzioni musicali. Sebbene ci siano tracce notevoli, il lavoro di Beck spesso risente di una certa disomogeneità stilistica e di soluzioni poco equilibrate. Un album che, a nostro parere, è interessante soprattutto dal punto di vista dell'innovazione sonora. Tuttavia, per gli ascoltatori che preferiscono sonorità più tradizionali, Stereopathetic Soulmanure potrebbe rappresentare una scelta piuttosto ardua.
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