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Artista: Sophie Ellis-Bextor Album: Make a Scene


Anno: 2011
Tempo: 0:0-1

Una critica dell'album Make a Scene di Sophie Ellis-Bextor


Sophie Ellis-Bextor è una popstar britannica con all'attivo sei album, noti per il synthpop e la dance-pop degli anni 2000. Make a Scene, il quinto album della cantante, è stato pubblicato nel 2011 sotto l'etichetta discografica Universal Music. L'album presenta una rielaborazione dei suoni del dance-pop elettronico con un suono più glam e disco anni '80. In questo blog post, faremo una critica all'album Make a Scene, esplorando il meglio delle sue tracce e il contesto in cui è stato concepito.

Il primo singolo dell'album, Bittersweet, ha avuto un grande successo, raggiungendo la posizione numero nove della classifica britannica. È una canzone orecchiabile con un beat di sintetizzatori che si alterna con momenti melodici. Revolution è un'altra canzone forte dell'album. È un brano elettrizzante e pieno di energia, con un ritmo continuo e un lirismo che spinge a ballare. La terza traccia, Off & On, è una canzone con intarsi trascinanti di sax che regala un piacevole momento funky.

Make a Scene, l'omonimo delle album, si apre con un basso rotondo e una melodia elettronica. Il ritmo è pienamente glorioso e coronato con l'arrivo della seconda strofa, che si fa più intricata. La canzone finale, Love Is a Camera, utilizza le voci elettroniche per creare un'impressione strana e affascinante. Love Is a Camera è una delle canzoni migliori dell'album, una pietra miliare - una cinque minuti di pura bellezza.

Sophie Ellis-Bextor è stata a lungo associata alla scena dance-pop, soprattutto per l'enorme successo del singolo Murder on the Dancefloor. Ma in realtà, Make a Scene dimostra che la sua musica è complicata e originale. L'album è stato concepito in un momento in cui l'artista era incinta e lui ha dato un tocco personale alle tracce. Tuttavia, sebbene l'album abbia alcuni grandi momenti, tende ad essere un po' monotono. Ci sono troppe ballad, che si rimangono simili tra di loro, mancando di originalità e profondità.

In conclusione, Make a Scene è un album che presenta una ottenuta ed elaborata produzione, ma manca di una varietà di stili musicali e di assolute novità. Se da un lato, la Bextor offre al pubblico alcune delle sue migliori tracce con una strumentazione elettronica melodica, d'altra parte, alcune ballad sono troppo simili tra loro e l'album diventa troppo male tale. In conclusione, Make a Scene è un disco ben realizzato e notevole, ma solo per chi è interesse alle melodie dance-pop degli anni 2000.