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Artista: Morcheeba Album: Bestseller



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Una critica dell'album Bestseller di Morcheeba: un viaggio nel trip hop


Il trip hop, un sottogenere dell'electronic dance che ebbe il suo momento di gloria negli anni '90, rappresentò un'evoluzione del rap e dell'hip hop attraverso l'utilizzo di campionamenti, la fusione con il jazz e la sperimentazione sonora. In questo panorama si inserisce Morcheeba, band britannica fondata da Skye Edwards e i fratelli Paul e Ross Godfrey. La loro proposta mescola sonorità trip hop, downtempo, chillout, acid jazz, blues e rock, realizzando una musica dai toni malinconici, sensuali ed evocativi. In questo articolo, ci concentreremo sull'album Bestseller, terzo lavoro discografico della band pubblicato nel 1998. Attraverso una panoramica delle migliori canzoni e del contesto storico-culturale in cui nacque, analizzeremo i punti di forza e di debolezza del disco, cercando di capire il perché del successo di Morcheeba.

Bestseller è un album che si apre con la canzone The Sea, un vero e proprio manifesto sonoro delle sonorità che la band inglese saprà esprimere meglio in tutto il corso della sua carriera. Una voce femminile dolce e penetrante, un beat rilassante e un basso profondo inaugurano un viaggio attraverso le emozioni, la malinconia e il desiderio, quella melancolia profonda e melanconica tipica del trip hop. La title track è un esempio lampante del potenziale pop di Morcheeba, una canzone orecchiabile che sa di party e di allegria, nonostante la velata tristezza del testo. Delle migliori canzoni dell'album, è impossibile non citare anche Blindfold, con i suoi campionamenti tribali, o Part of the Process, brano lento e intenso che scalpita di vibrazioni blues.

Bestseller uscì in un periodo storico-culturale molto particolare, in cui il Brit Pop e il rock alternativo la facevano da padroni nella scena musicale inglese. Lo stesso anno in cui uscì Bestseller, furono pubblicati dischi di grande rilevanza, come Ladies and Gentlemen We are Floating in Space dei Spiritualized o Aquemini degli Outkast. In tale contesto, Morcheeba si impose come una novità rivoluzionaria. La combinazione di jazz, rap e campionamenti era sempre più in voga, e Bestseller rappresentò l'ennesima dimostrazione del fatto che la scena musicale inglese fosse capace di produrre artisti originali, nuovi e innovativi.

Come in ogni opera d'arte, però, vi sono aspetti che possono non incontrare l'approvazione del pubblico o della critica. Bestseller è stato accusato di non innovare abbastanza rispetto ai precedenti lavori della band, di rappresentare solo un'occasione per Metronomy o RJD2 di campionare senza troppo sforzo. Inoltre, gli appassionati della vecchia guardia del trip hop hanno sostenuto che Morcheeba non avesse lo stesso carisma e la stessa personalità dei Massive Attack, del Tricky o di Portishead, che rappresentano vere e proprie icone del genere.

Conclusion: In conclusione, Bestseller è un album che rappresenta la quintessenza del trip hop, una miscela di suoni e di emozioni che ha catalizzato l'attenzione della scena musicale mondiale sulle potenzialità dell'elettronica e del campionamento. Morcheeba è una band capace di offrire momenti di rara intensità, di trascinare l'ascoltatore in un sogno lucido fatto di malinconia, sensualità ed evocazione. Se non è certo il massimo del genere, Bestseller rimane comunque un lavoro che vale la pena di ascoltare e riascoltare, magari anche solo per fantasticare, ballare o sognare.