2025-01-06
THE OLD SKULL – Rap, Metal e Attitudine Vecchia Scuola
Mentre preparavo la nuova puntata di Subterranea mi sono imbattuto nel primo lavoro degli Old Skull, e la sensazione è stata subito quella di un vero e proprio pugno in faccia dato da un caro amico. I ragazzi romani riescono con efficacia, originalità e grande qualità a mettere insieme due anime, quella metal e quella rap, profondamente vicine per contenuti ma che nel nostro paese non hanno mai trovato uno spazio comune da colonizzare. La curiosità per questo progetto mi ha convinto, oltre ad inserire un estratto del loro Fantasmi, Ruggine e Rumore in puntata, a contattarli per una bella chiacchierata.
Il consiglio è sempre quello di stappatevi una bella birra gelata per immergetevi in questa interessantissima lettura.
Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di StaiMusic e grazie per aver accettato la nostra intervista. Partirei chiedendovi di raccontarci un po’ di voi. Come nasce e che idea c’è dietro al progetto Old Skull?
Ciao ragazzi, grazie a voi per averci dedicato questo spazio!
Gli Old Skull nascono a Roma nell’Aprile del 2016.Il progetto è nato da un semplice bisogno (prima personale, poi subito condiviso dagli altri) che andava soddisfatto, ovvero: ritrovare un senso.
Ritrovare un senso come musicisti, in un panorama musicale che senza neanche accorgersene ci era diventato totalmente sconosciuto… e ostile aggiungerei!
Il fatto è che se da un lato c’era la Trap, dall’altro l’Indie stava muovendo passi sempre più grandi…
E come fai se la musica che NON ti piace è quella che effettivamente sta vivendo il suo momento evolutivo nel presente? Come puoi sopperire a questa dilagante mancanza di cazzimma? Dov’è la nostra gente?
Guardi indietro… volgi lo sguardo al passato:
ai concerti sudati, al pogo, al collo che ti fa male per quanto hai scapocciato, all’incrocio di uno sguardo con uno sconosciuto aspettando insieme il breakdown del vostro pezzo preferito, al fischio delle orecchie usciti dalla sala prove, ai feedback delle chitarre, potrei andare avanti una vita intera…
Capisci insomma che il trend attuale non fa per te, manca totalmente di verità.E poi niente, come nel migliore dei film, dalla rabbia e la frustrazione ti viene un’idea che all’inizio sembra una cazzata… la condividi con altri artisti (quelli giusti, quelli veri, quelli che stimi…) e con loro costruisci un fortino anti merda nel quale possono trovare riparo tutti quelli che non vogliono fare telefonate con le scarpe o sentire canzoni fatte di nomi, cose e città (e a volte medicine).Le cose sono andate più o meno così :)
Nonostante il Rap Metal sia un genere che ha ormai più di vent’anni, in Italia non è mai stata affrontata fino in fondo. Quali sono secondo voi i motivi per cui questo genere non ha mai preso piede nel nostro paese?
Non l’ho mai capito… davvero… io ci sono sempre stato in fissa e ora mi fai anche pensare al perché io non abbia fatto parte di una band come gli Old Skull 18 anni fa :D
Forse era una cosa che riguardava solo gli Americani all’epoca: tutti i canali televisivi erano pieni di questa ondata Crossover / Nu Metal che imperversava da oltreoceano.
Mettersi a fare qualcosa che in quel momento stava nascendo e vivendo li era una bella scommessa (già il metal e l’hip hop avevano una storia più radicata nel nostro paese).I primi nel mainstream a provarci furono gli Extrema e lo Spaghetti Funk con Vai Bello (che ascolto tutt’ora, mi fomentò un botto ai tempi… non era scontato sentire quelle chitarre su un pezzo italiano passato a MTV).
Le evoluzioni artistiche che stavamo vivendo in Italia erano altre (e di gran livello): Bluvertigo, Afterhours, Subsonica, CSI, ecc… forse le orecchie erano semplicemente tutte sintonizzate su quei canali.
Quali affinità ci sono tra l’underground Metal e quello Hip Hop? Come è stata accolta l’ibridazione dei due generi da parte di questi due mondi?
L’ Hip Hop e il Metal hanno da sempre un’attitudine molto simile… è musica incazzata, che ti dice di reagire, di non farti fregare, di ragionare con la tua testa, di vivere a pieno la tua vita.Per come la vedo io, era solo questione di tempo prima che si incontrassero (e si completassero).
Continua la lettura dell’intervista nella pagina della band, The Old Skull.
Il consiglio è sempre quello di stappatevi una bella birra gelata per immergetevi in questa interessantissima lettura.
Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di StaiMusic e grazie per aver accettato la nostra intervista. Partirei chiedendovi di raccontarci un po’ di voi. Come nasce e che idea c’è dietro al progetto Old Skull?
Ciao ragazzi, grazie a voi per averci dedicato questo spazio!
Gli Old Skull nascono a Roma nell’Aprile del 2016.Il progetto è nato da un semplice bisogno (prima personale, poi subito condiviso dagli altri) che andava soddisfatto, ovvero: ritrovare un senso.
Ritrovare un senso come musicisti, in un panorama musicale che senza neanche accorgersene ci era diventato totalmente sconosciuto… e ostile aggiungerei!
Il fatto è che se da un lato c’era la Trap, dall’altro l’Indie stava muovendo passi sempre più grandi…
E come fai se la musica che NON ti piace è quella che effettivamente sta vivendo il suo momento evolutivo nel presente? Come puoi sopperire a questa dilagante mancanza di cazzimma? Dov’è la nostra gente?
Guardi indietro… volgi lo sguardo al passato:
ai concerti sudati, al pogo, al collo che ti fa male per quanto hai scapocciato, all’incrocio di uno sguardo con uno sconosciuto aspettando insieme il breakdown del vostro pezzo preferito, al fischio delle orecchie usciti dalla sala prove, ai feedback delle chitarre, potrei andare avanti una vita intera…
Capisci insomma che il trend attuale non fa per te, manca totalmente di verità.E poi niente, come nel migliore dei film, dalla rabbia e la frustrazione ti viene un’idea che all’inizio sembra una cazzata… la condividi con altri artisti (quelli giusti, quelli veri, quelli che stimi…) e con loro costruisci un fortino anti merda nel quale possono trovare riparo tutti quelli che non vogliono fare telefonate con le scarpe o sentire canzoni fatte di nomi, cose e città (e a volte medicine).Le cose sono andate più o meno così :)
Nonostante il Rap Metal sia un genere che ha ormai più di vent’anni, in Italia non è mai stata affrontata fino in fondo. Quali sono secondo voi i motivi per cui questo genere non ha mai preso piede nel nostro paese?
Non l’ho mai capito… davvero… io ci sono sempre stato in fissa e ora mi fai anche pensare al perché io non abbia fatto parte di una band come gli Old Skull 18 anni fa :D
Forse era una cosa che riguardava solo gli Americani all’epoca: tutti i canali televisivi erano pieni di questa ondata Crossover / Nu Metal che imperversava da oltreoceano.
Mettersi a fare qualcosa che in quel momento stava nascendo e vivendo li era una bella scommessa (già il metal e l’hip hop avevano una storia più radicata nel nostro paese).I primi nel mainstream a provarci furono gli Extrema e lo Spaghetti Funk con Vai Bello (che ascolto tutt’ora, mi fomentò un botto ai tempi… non era scontato sentire quelle chitarre su un pezzo italiano passato a MTV).
Le evoluzioni artistiche che stavamo vivendo in Italia erano altre (e di gran livello): Bluvertigo, Afterhours, Subsonica, CSI, ecc… forse le orecchie erano semplicemente tutte sintonizzate su quei canali.
Quali affinità ci sono tra l’underground Metal e quello Hip Hop? Come è stata accolta l’ibridazione dei due generi da parte di questi due mondi?
L’ Hip Hop e il Metal hanno da sempre un’attitudine molto simile… è musica incazzata, che ti dice di reagire, di non farti fregare, di ragionare con la tua testa, di vivere a pieno la tua vita.Per come la vedo io, era solo questione di tempo prima che si incontrassero (e si completassero).
Continua la lettura dell’intervista nella pagina della band, The Old Skull.
Tag: musica rock alternativa italiana, scena alternativa, rap metal, the old skull, intervista
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