Stan Getz & Luiz Bonfá: un connubio di jazz e bossa nova

Stan Getz e Luiz Bonfá sono due nomi di spicco della musica jazz e brasileira. La loro collaborazione artistica ha portato ad una fusione di questi due generi, dando alla luce un nuovo stile chiamato jazz-bossa. In questo articolo parleremo della loro carriera musicale, dei loro stili e metteremo in luce i loro concerti più belli e ricordati.

Stan Getz è un sassofonista americano che si è affermato negli anni '50 e '60 come uno dei solisti più importanti della scena jazz. Luiz Bonfá, invece, è stato uno dei più celebri compositori e chitarristi brasiliani, noto soprattutto per le sue musiche legate alla bossa nova.

La loro collaborazione inizia nel 1962, quando Getz va in Brasile per fare alcuni concerti e, rimasto affascinato dalla bossa nova di Bonfá, decide di collaborare con lui per la realizzazione di un nuovo album. Nasce così Jazz Samba Encore!, un successo internazionale che ha portato la bossa nova a essere conosciuta a livello mondiale.

Il loro stile si caratterizza per l'alternanza di momenti solistici di Getz sui toni caldi e dolci del sax, intervallati dalle melodie incantate di Bonfá e dai ritmi sincopati della bossa nova. Il connubio di queste sonorità ha dato vita ad un nuovo genere, che ha influenzato molti artisti nei decenni successivi.

Tra i loro concerti più belli e ricordati, ricordiamo quelli al Café Au Go Go di New York nel 1962, al Village Vanguard di New York nel 1963 e al Masonic Auditorium di San Francisco nel 1966. Uno dei più celebri brani della loro collaborazione è Corcovado, presente nell'album Jazz Samba Encore! e diventato un classico della bossa nova.

In conclusione, la collaborazione tra Stan Getz e Luiz Bonfá ha dato vita ad uno dei più celebri esperimenti di fusione tra jazz e bossa nova nella storia della musica. Il loro stile musicale, basato sull'alternanza tra i momenti solistici di Getz e le melodie incantate di Bonfá, ha influenzato molti artisti negli anni successivi. I loro concerti, soprattutto quelli del '62 e '63, rimangono ancora oggi dei momenti indimenticabili della storia del jazz.