2024-11-02
Quali sono i concetti che si sviluppano all’interno della música italiana?
Facile é ascoltare música, difficile é capire le parole e i concetti. C’è un podcast che ascoltiamo abitualmente che ci parla e ci illumina sui concetti che fanno percorsi complicati e difficili nel tempo en ella evoluzione della música Italiano. Lui si chiama Yang P e Musica D’Autori il suo programa. Lo intervistiamo.
1. Hai scelto Musica D’Autori come titolo per il tuo podcast. Come mai questo nome?
L’ho scelto perché secondo me descrive chiaramente l’argomento del podcast: parlare di musica concentrandosi sugli autori.Cerco di fare delle analisi evitando di soffermarmi troppo sugli elementi che attecchiscono di più al primo ascolto (penso ai ritornelli o alle melodie più orecchiabili) ma approfondendo la parte relativa alla scrittura (autori di testi e musiche ma anche arrangiatori e produttori)
2. Tra le puntate che hai già pubblicato possiamo leggere confronti del tipo Achille Lauro VS Fabrizio De Andrè. Cosa ti ha spinto a voler confrontare artisti tra loro così differenti?
La spinta è data, più che dagli artisti, dalle canzoni: alcuni paragoni potrebbero sembrare azzardati se si prende in considerazione solo gli artisti e quello che rappresentano nella cultura popolare.In realtà quella puntata (come le altre) testimonia, secondo me, che se si prendessero i testi senza conoscere gli artisti di provenienza si potrebbe scoprire che ci sono molti punti di contatto da approfondire.
3. Dato il tipo di podcast che porti avanti, una domanda che viene spontaneo farti è: cosa ne pensi dell’attuale scena indipendente in Italia?
Se parli dei musicisti, non posso che pensarne bene: la scena è varia e mi sembra che ogni nicchia o genere abbia una discreta quantità di gruppi che la popola.Quello che mi lascia più dubbi però è il sostegno dietro questa scena: la mia impressione è che in Italia, discograficamente parlando, i generi che vadano davvero si contino sulle dita di una mano e quindi temo che manchi un pubblico a sostenere la musica indipendente.
4. Come ascoltatore, ti senti affetto dalla retromania musicale che affligge i nostri tempi?
Sono di certo affetto da una sincera passione verso la musica di qualche decennio fa.Non vedo però solo positivamente questa retromania, di cui giustamente parli.Penso che non conoscere la musica del passato sia negativo quanto però il rifiutare categoricamente l’ascolto di quella del presente.Proprio su questo principio ho pensato di realizzare questo podcast: un orecchio verso il passato mentre si ascolta quello che stanno trasmettendo in questo momento!
5. Con quale metodo scegli gli artisti da confrontare? E qual è il filo rosso che deve legarli?
Cerco di essere il meno metodico possibile: in generale ascolto la nuova musica che esce e man mano mi segno i titoli che mi hanno colpito.In un secondo momento (a meno che la cosa non mi venga in mente immediatamente) penso a vecchie canzoni che potrebbero essere collegate per qualche motivo a quelle segnate.A quel punto vedo quale collegamento trovo più evocativo e scrivo e registro la puntata relativa.Il filo rosso quindi cambia di volta in volta.
6. A livello progettuale quali sono i tuoi progetti futuri?
Sicuramente il progetto del prossimo futuro sarà proseguire con il podcast cercando di aumentarne la diffusione il più possibile.Sto anche componendo delle parti di tastiera per dei gruppi musicali del milanese e continuo a realizzare strumentali Hip Hop in attesa di trovare il modo giusto per pubblicarle!
1. Hai scelto Musica D’Autori come titolo per il tuo podcast. Come mai questo nome?
L’ho scelto perché secondo me descrive chiaramente l’argomento del podcast: parlare di musica concentrandosi sugli autori.Cerco di fare delle analisi evitando di soffermarmi troppo sugli elementi che attecchiscono di più al primo ascolto (penso ai ritornelli o alle melodie più orecchiabili) ma approfondendo la parte relativa alla scrittura (autori di testi e musiche ma anche arrangiatori e produttori)
2. Tra le puntate che hai già pubblicato possiamo leggere confronti del tipo Achille Lauro VS Fabrizio De Andrè. Cosa ti ha spinto a voler confrontare artisti tra loro così differenti?
La spinta è data, più che dagli artisti, dalle canzoni: alcuni paragoni potrebbero sembrare azzardati se si prende in considerazione solo gli artisti e quello che rappresentano nella cultura popolare.In realtà quella puntata (come le altre) testimonia, secondo me, che se si prendessero i testi senza conoscere gli artisti di provenienza si potrebbe scoprire che ci sono molti punti di contatto da approfondire.
3. Dato il tipo di podcast che porti avanti, una domanda che viene spontaneo farti è: cosa ne pensi dell’attuale scena indipendente in Italia?
Se parli dei musicisti, non posso che pensarne bene: la scena è varia e mi sembra che ogni nicchia o genere abbia una discreta quantità di gruppi che la popola.Quello che mi lascia più dubbi però è il sostegno dietro questa scena: la mia impressione è che in Italia, discograficamente parlando, i generi che vadano davvero si contino sulle dita di una mano e quindi temo che manchi un pubblico a sostenere la musica indipendente.
4. Come ascoltatore, ti senti affetto dalla retromania musicale che affligge i nostri tempi?
Sono di certo affetto da una sincera passione verso la musica di qualche decennio fa.Non vedo però solo positivamente questa retromania, di cui giustamente parli.Penso che non conoscere la musica del passato sia negativo quanto però il rifiutare categoricamente l’ascolto di quella del presente.Proprio su questo principio ho pensato di realizzare questo podcast: un orecchio verso il passato mentre si ascolta quello che stanno trasmettendo in questo momento!
5. Con quale metodo scegli gli artisti da confrontare? E qual è il filo rosso che deve legarli?
Cerco di essere il meno metodico possibile: in generale ascolto la nuova musica che esce e man mano mi segno i titoli che mi hanno colpito.In un secondo momento (a meno che la cosa non mi venga in mente immediatamente) penso a vecchie canzoni che potrebbero essere collegate per qualche motivo a quelle segnate.A quel punto vedo quale collegamento trovo più evocativo e scrivo e registro la puntata relativa.Il filo rosso quindi cambia di volta in volta.
6. A livello progettuale quali sono i tuoi progetti futuri?
Sicuramente il progetto del prossimo futuro sarà proseguire con il podcast cercando di aumentarne la diffusione il più possibile.Sto anche componendo delle parti di tastiera per dei gruppi musicali del milanese e continuo a realizzare strumentali Hip Hop in attesa di trovare il modo giusto per pubblicarle!
Tag: musica italiana, confronti e concetti, musica d'autori, podcast, spotify
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