2024-11-27
Nuovi volti del rock italiano, intervista ai Kismet
I Kismet sono un gruppo di rock italiano, anche se canta in inglese, che cerca di farsi strada. Ci sono piaciuti ed è per questo che abbiamo deciso di fargli due domande, per avere più informazioni.
Il vostro ultimo album Fathers è diverso dai vostri precedenti lavori, cosa è cambiato nel vostro percorso artistico e personale?
Sono cambiate molte cose...Sicuramente il tema che lega queste canzoni ha influito in qualche modo su questo cambio sonoro anche se dobbiamo ammettere che la scelta di sonorità più elettro acustiche è stata anche piuttosto naturale.
Quali sono i temi che avete deciso di trattare nel vostro album Fathers?
Il tema è legato alla figura paterna.Ci sono due padri che abbiamo voluto tributare, ringraziare e per i quali abbiamo deciso di scrivere queste canzoni e portare a termine questo lavoro.Lo abbiamo sviluppato seguendo il concetto: “Noi siamo ciò che impariamo dai nostri padri” e anche le 2 cover presenti nel disco seguono questo indirizzo...Abbiamo avuto la fortuna di avere padri straordinari.
Come è nato il progetto Kismet?
Tanti anni fa, un po' per gioco all'inizio, ma poi è diventata una passione e una ragione di vita.
Siete tra le poche band italiane che riscuote successo all’estero cantando in inglese, ma anche in Italia sui diversi palchi che avete calcato. Come avete deciso di portare avanti questa direzione artistica?
Quando abbiamo iniziamo, molti anni fa, abbiamo deciso sin da subito di cantare in inglese...Nella nostra storia ci sono state diverse proposte da parte di qualche produttore, discografico che ci ha proposto di cambiare direzione anche per quanto riguarda la lingua...Per noi sarebbe stato come fare un progetto nuovo e diverso e abbiamo deciso di mantenere la direzione della lingua inglese.Credo che questo ci abbia permesso di interfacciarci negli anni con artisti internazionali e addetti al settore di un mondo musicale che sentivamo sicuramente più nostro.
Avete suonato su molti palchi, come vivete il rapporto con il vostro pubblico?
E' la nostra linfa.Quando suoni dal vivo hai bisogno di sentire il pubblico vicino, connesso con te e le tue canzoni.Nel momento in cui questa connessione avviene, il concerto diventa magico.
Cosa vi ha regalato condividere il palco con altri artisti durante i vostri tour?
Ti regala molto..Esperienze che porti dentro, amici che conosci, sacrifici, risate, bei concerti, ti sembra un po' di lasciare un pezzo di te a chi incontri e prendere qualcosa dalle persone che in qualche modo ti hanno segnato.
La vostra cover di Whole Lotta Love dei Led Zeppelin sembra unire le vostre influenze e il vostro stile. Come combinate entrambi per creare le vostre canzoni?
Penso che ormai ci venga naturale...Una band composta da 5 teste come noi porta dentro la propria storia e il proprio suono, ma poi quando ti chiudi in una stanza a jammare o su di un palco a suonare l'identità personale deve in qualche modo confluire nel sound di band...E' una ricerca difficile, lunga a volte quasi impossibile da raggiungere, ma penso che noi siamo riusciti a restituire ai Kismet un proprio suono e una propria identità di band
I titoli dei pezzi di Fathers, e in modi diversi Shades of Clarity e Trudging Down Your Soul, suggeriscono un percorso sonoro e tematico, come li avete scelti e determinati?
Abbiamo sempre cercato durante i lavori di preproduzione dei nostri lavori, di trovare un filo conduttore un percorso sonoro che potesse dare un'identità all'album, costruendo liriche e parole che potessero identificare questa sorta di di viaggio...Credo che questo tipo di approccio ti permetta di lavorare alle canzoni ancora con più cura e meno superficialità anche se ci sono sicuramente all'interno dei dischi che canzoni che nascono molto istintivamente e il lavoro di raccordo comunque è stato sempre abbastanza naturale e semplice.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Suonare e cercare di fare arrivare questo disco e queste canzoni a più persone possibili.
Per ascoltare i Kismet, andate alla loro pagina!
Il vostro ultimo album Fathers è diverso dai vostri precedenti lavori, cosa è cambiato nel vostro percorso artistico e personale?
Sono cambiate molte cose...Sicuramente il tema che lega queste canzoni ha influito in qualche modo su questo cambio sonoro anche se dobbiamo ammettere che la scelta di sonorità più elettro acustiche è stata anche piuttosto naturale.
Quali sono i temi che avete deciso di trattare nel vostro album Fathers?
Il tema è legato alla figura paterna.Ci sono due padri che abbiamo voluto tributare, ringraziare e per i quali abbiamo deciso di scrivere queste canzoni e portare a termine questo lavoro.Lo abbiamo sviluppato seguendo il concetto: “Noi siamo ciò che impariamo dai nostri padri” e anche le 2 cover presenti nel disco seguono questo indirizzo...Abbiamo avuto la fortuna di avere padri straordinari.
Come è nato il progetto Kismet?
Tanti anni fa, un po' per gioco all'inizio, ma poi è diventata una passione e una ragione di vita.
Siete tra le poche band italiane che riscuote successo all’estero cantando in inglese, ma anche in Italia sui diversi palchi che avete calcato. Come avete deciso di portare avanti questa direzione artistica?
Quando abbiamo iniziamo, molti anni fa, abbiamo deciso sin da subito di cantare in inglese...Nella nostra storia ci sono state diverse proposte da parte di qualche produttore, discografico che ci ha proposto di cambiare direzione anche per quanto riguarda la lingua...Per noi sarebbe stato come fare un progetto nuovo e diverso e abbiamo deciso di mantenere la direzione della lingua inglese.Credo che questo ci abbia permesso di interfacciarci negli anni con artisti internazionali e addetti al settore di un mondo musicale che sentivamo sicuramente più nostro.
Avete suonato su molti palchi, come vivete il rapporto con il vostro pubblico?
E' la nostra linfa.Quando suoni dal vivo hai bisogno di sentire il pubblico vicino, connesso con te e le tue canzoni.Nel momento in cui questa connessione avviene, il concerto diventa magico.
Cosa vi ha regalato condividere il palco con altri artisti durante i vostri tour?
Ti regala molto..Esperienze che porti dentro, amici che conosci, sacrifici, risate, bei concerti, ti sembra un po' di lasciare un pezzo di te a chi incontri e prendere qualcosa dalle persone che in qualche modo ti hanno segnato.
La vostra cover di Whole Lotta Love dei Led Zeppelin sembra unire le vostre influenze e il vostro stile. Come combinate entrambi per creare le vostre canzoni?
Penso che ormai ci venga naturale...Una band composta da 5 teste come noi porta dentro la propria storia e il proprio suono, ma poi quando ti chiudi in una stanza a jammare o su di un palco a suonare l'identità personale deve in qualche modo confluire nel sound di band...E' una ricerca difficile, lunga a volte quasi impossibile da raggiungere, ma penso che noi siamo riusciti a restituire ai Kismet un proprio suono e una propria identità di band
I titoli dei pezzi di Fathers, e in modi diversi Shades of Clarity e Trudging Down Your Soul, suggeriscono un percorso sonoro e tematico, come li avete scelti e determinati?
Abbiamo sempre cercato durante i lavori di preproduzione dei nostri lavori, di trovare un filo conduttore un percorso sonoro che potesse dare un'identità all'album, costruendo liriche e parole che potessero identificare questa sorta di di viaggio...Credo che questo tipo di approccio ti permetta di lavorare alle canzoni ancora con più cura e meno superficialità anche se ci sono sicuramente all'interno dei dischi che canzoni che nascono molto istintivamente e il lavoro di raccordo comunque è stato sempre abbastanza naturale e semplice.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Suonare e cercare di fare arrivare questo disco e queste canzoni a più persone possibili.
Per ascoltare i Kismet, andate alla loro pagina!
Tag: rock italiano, inglese, led zeppelin, musica emergente
2023-07-15
Le migliori canzoni dei Better Than Ezra
I Better Than Ezra sono un trio alternative rock di New Orleans, Louisiana, che ha dominato la scena musicale per molti anni, e durante tutto questo tempo hanno prodotto molti successi amati da un vasto pubblico. La band ha un catalogo ampio e diversificato, che può andare da ballate inquietanti a pop vibranti, che valgono davvero la pena ascoltare...continua a leggere
2023-06-06
Mano Negra: la rivoluzione musicale di una band iconica
Mano Negra, il gruppo musicale francese formato nel 1987, è stato uno dei pionieri nel mondo della musica alternativa con il loro stile unico e innovativo. Guidati dal frontman Manu Chao, la band ha rappresentato un movimento culturale di dissidenza e protesta, unendo sonorità punk, rock, reggae, salsa e ska...continua a leggere
2023-07-15
La carriera musicale e lo stile unico di Decibelios: una panoramica sulle loro migliori canzoni e concerti più famosi
La musica punk ha sempre avuto un ruolo importante nella cultura spagnola e Decibelios è stata una delle band più importanti della scena Oi. Nati a El Prat, Barcellona, nel 1980, Decibelios è stato un gruppo originale, con un suono unico e un'energia contagiosa...continua a leggere
2023-07-15
Vivi veloce
“È meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente, perché la ruggine non dorme mai”. Ha senso parlarne ai nostri giorni? È tempo di cambiare, attualizzare frasi e sentimenti, ragazzi, il mondo odierno é accellerato, tutti si bruciano in fretta! Se seguissimo alla lettera il consiglio di Neil Young vivremmo tre ore...continua a leggere
2023-06-06
Plaid: L'artista che ha rivoluzionato la musica elettronica
Quando si parla di musica elettronica, non si può non citare Plaid. Il duo britannico è stato attivo dal 1991 e continua a dominare il panorama musicale con il suo stile inconfondibile e innovativo...continua a leggere
PLAYLIST SUGGERITE