2024-02-09
Live Report: SOEN + Wheel + The Price @ Legend Club, Milano 09/09/2019
Salto in macchina puntando il muso della mia carrozza in direzione Milano, destinazione Legend Club di Milano, locale che è ormai diventato un’istituzione dopo aver superato indenne il ventennale dalla sua trasformazione da ex pescheria a locale underground.
Arrivo in leggero anticipo e mentre mi dirigo all'ingresso assaporo l'emozione che mi solletica sempre prima di seguire un bel concerto.
Varco la soglia del club e subito mi salta all’occhio il nuovo look… finalmente le famose colonne che tagliavano a metà il locale sono state rimosse dando all’ambiate un aspetto completamente diverso.
Per acclimatarmi un po’ e riprendere confidenza con l'atmosfera del live mi dirigo immediatamente al bar per prendere il paio di birre d'ordinanza.
La serata promette un grande spettacolo e quindi bisogna prepararsi al meglio.
In cartellone ci sono i SOEN che dopo aver annullato il 4 Aprile la data, decidono di recuperarla proprio stasera.
La curiosità per questa band è molto alta, il super gruppo progressive metal svedese formato da ex membri di Opeth e Testament presentano oggi il loro quarto album, ma prima di poter seguire la performance del combo scandinavo abbiamo la possibilità di gustarci dell'ottima musica proposta dai due gruppi che sono stati chiamati a scaldare l’audience in questa serata.
A salire per primi sul palco sono i THE PRICE dell’ex membro dei Cayne, nonché produttore e sound engineer dei più quotati del nostro paese: Marco Barusso.
Sul palco oltre al noto producer abbiamo altri volti conosciuti come il suo compagno di band Marco Friulano dietro le pelli, Simone Carbone al basso e ai cori, e alla voce quel Axel Capurro frontman degli Anewrage chiamato a sostituire GL Perotti degli Extrema per i primi live dopo l’uscita del cantante dalla storica Thrash band milanese.
Il concerto inizia lentamente, la band ha bisogno di scaldarsi tanto quanto il pubblico… tutti dobbiamo prendere un po’ di confidenza, ma non appena i colpi sulla cassa aumentano d’intensità, l’audience intorno a me comincia a seguire la band con cori e battiti di mani che caricano anche i quattro protagonisti sul palco... Alla terza canzone sono già fan.
La band convince, mette insieme un ottimo spettacolo e i pezzi del loro primo album A Second Chance to Rise uscito nel 2018 fanno il loro dovere scaldandoci per bene in questo Lunedì post vacanziero.
Mentre i membri dei The Price liberano il palco per i compagni di cartellone (... cosa molto underground), io ne approfitto e mi vado a fare un’altra birra al bar. Qui scambio due chiacchiere con la fauna locale in cerca di maggiori informazioni sui WHEEL, la seconda band in che dovrà calcare il palco del Legend.
Sono ancora preso in una discussione sui bassisti dei Metallica quando vedo arrivare sulla scena quattro figure incappucciate munite di strumenti musicali.
Mi fiondo sotto il palco, il gruppo è on stage davanti ai microfoni ma non succede niente per un tempo che sembra infinito. La suspense cresce e la mia mente incomincia a immaginare un sacco di possibili inizi... black, death o prog.
Finalmente si parte e già dalle prime note si capiscono chiaramente le influenze del gruppo che conducono direttamente a quei Tool che stanno sfondando qualsiasi classifica mondiale dopo il loro attesissimo ritorno.
Il concerto fila che è un piacere, il combo anglo-finlandese capitanato da James Lascelles ci porta per mano alla scoperta del loro debut album Moving Backwords uscito a febbraio di quest'anno.Il sound efficace e ricco di architetture sonore della band scalda ulteriormente il pubblico presente, me compreso.
Alla fine della setlist dei Wheel capisco subito dai commenti dei miei compagni di ventura che il gruppo ha conquistato molti dei presenti.
E in fine finalmente ci siamo, è il momento dei Soen che oggi arrivano al Legend per presentare il loro nuovo lavoro: Lotus, album che per molti potrebbe essere l’ultima possibilità per la talentuosissima band scandinava di riuscire finalmente ad assumere una dimensione personale affrancandosi definitivamente dalle band di riferimento che hanno un po’ penalizzato i loro lavori precedenti.
Appena partono le prime note si capisce subito che i ragazzi giocano in un’altra categoria, lo spettacolo da subito si dimostra di grande livello. A tratti il palco del Legend dà la sensazione di stare un po’ stretto al combo svedese che nonostante tutto ci continua a regalare un avvolgente ed emozionante prog combinato a bordate di metal il tutto legato alla perfezione dalla calda voce di Joel Ekelöf.
Si parte subito con il primo estratto dal nuovo album, quella Covenant che con la sua ritmica frastagliata ci conduce con le sue chitarre languide alle melodie esplosive del ritornello, piene ma al tempo stesso leggere e vibranti.
La band ci porta in un continuo passaggio tra vecchio e nuovo repertorio con il trittico Opal, Rival e Pluton che dell’album Tellurian è forse uno dei risultati più riusciti, dove personalità e tecnica riassumono la forza dei Soen.
Si prosegue con Lascivius canzone che da subito attira la mia attenzione con la sua partenza quasi sensuale che deflagra in un ritornello carico di phatos, arriva L’opethiana Jinn che ci conduce all’opener di Lotus, i riff di Opponent passano da aperture massicce per portarci derive languide e dilatate, quasi psichedeliche, ma senza mai perdere la giusta direzione.
Ancora un salto nel passato con Lucidity per poi passare subito al presente con la nervosa Martyrs che ci accompagna con la sua continua tensione all’ultimo pezzo in scaletta , quella Slithering che ci riporta al loro debut album per circa sei minuti.
La band ci ringrazia. Ormai la connessione con il pubblico è totale. Chiediamo tutti a gran voce One more song e il combo svedese non si fa attendere.
Si riparte con la geniale Savia, seguita dall’intensa Sectarian per terminare con la title track dell’ultimo lavoro in studio della band, quella Lotus che ci conduce per l’ultima volta nell’oblio dei Soen.
Il concerto mi è piaciuto molto. Torno a casa con una sensazione di appagamento, consapevole di aver assistito al live di una band di grande livello; e in tutto questo il Legend, come sempre, ha recitato un ruolo di primo piano, soprattutto grazie alla sua ottima acustica che ci ha donato la possibilità di seguire un grande spettacolo.
Alla prossima...
Arrivo in leggero anticipo e mentre mi dirigo all'ingresso assaporo l'emozione che mi solletica sempre prima di seguire un bel concerto.
Varco la soglia del club e subito mi salta all’occhio il nuovo look… finalmente le famose colonne che tagliavano a metà il locale sono state rimosse dando all’ambiate un aspetto completamente diverso.
Per acclimatarmi un po’ e riprendere confidenza con l'atmosfera del live mi dirigo immediatamente al bar per prendere il paio di birre d'ordinanza.
La serata promette un grande spettacolo e quindi bisogna prepararsi al meglio.
In cartellone ci sono i SOEN che dopo aver annullato il 4 Aprile la data, decidono di recuperarla proprio stasera.
La curiosità per questa band è molto alta, il super gruppo progressive metal svedese formato da ex membri di Opeth e Testament presentano oggi il loro quarto album, ma prima di poter seguire la performance del combo scandinavo abbiamo la possibilità di gustarci dell'ottima musica proposta dai due gruppi che sono stati chiamati a scaldare l’audience in questa serata.
A salire per primi sul palco sono i THE PRICE dell’ex membro dei Cayne, nonché produttore e sound engineer dei più quotati del nostro paese: Marco Barusso.
Sul palco oltre al noto producer abbiamo altri volti conosciuti come il suo compagno di band Marco Friulano dietro le pelli, Simone Carbone al basso e ai cori, e alla voce quel Axel Capurro frontman degli Anewrage chiamato a sostituire GL Perotti degli Extrema per i primi live dopo l’uscita del cantante dalla storica Thrash band milanese.
Il concerto inizia lentamente, la band ha bisogno di scaldarsi tanto quanto il pubblico… tutti dobbiamo prendere un po’ di confidenza, ma non appena i colpi sulla cassa aumentano d’intensità, l’audience intorno a me comincia a seguire la band con cori e battiti di mani che caricano anche i quattro protagonisti sul palco... Alla terza canzone sono già fan.
La band convince, mette insieme un ottimo spettacolo e i pezzi del loro primo album A Second Chance to Rise uscito nel 2018 fanno il loro dovere scaldandoci per bene in questo Lunedì post vacanziero.
Mentre i membri dei The Price liberano il palco per i compagni di cartellone (... cosa molto underground), io ne approfitto e mi vado a fare un’altra birra al bar. Qui scambio due chiacchiere con la fauna locale in cerca di maggiori informazioni sui WHEEL, la seconda band in che dovrà calcare il palco del Legend.
Sono ancora preso in una discussione sui bassisti dei Metallica quando vedo arrivare sulla scena quattro figure incappucciate munite di strumenti musicali.
Mi fiondo sotto il palco, il gruppo è on stage davanti ai microfoni ma non succede niente per un tempo che sembra infinito. La suspense cresce e la mia mente incomincia a immaginare un sacco di possibili inizi... black, death o prog.
Finalmente si parte e già dalle prime note si capiscono chiaramente le influenze del gruppo che conducono direttamente a quei Tool che stanno sfondando qualsiasi classifica mondiale dopo il loro attesissimo ritorno.
Il concerto fila che è un piacere, il combo anglo-finlandese capitanato da James Lascelles ci porta per mano alla scoperta del loro debut album Moving Backwords uscito a febbraio di quest'anno.Il sound efficace e ricco di architetture sonore della band scalda ulteriormente il pubblico presente, me compreso.
Alla fine della setlist dei Wheel capisco subito dai commenti dei miei compagni di ventura che il gruppo ha conquistato molti dei presenti.
E in fine finalmente ci siamo, è il momento dei Soen che oggi arrivano al Legend per presentare il loro nuovo lavoro: Lotus, album che per molti potrebbe essere l’ultima possibilità per la talentuosissima band scandinava di riuscire finalmente ad assumere una dimensione personale affrancandosi definitivamente dalle band di riferimento che hanno un po’ penalizzato i loro lavori precedenti.
Appena partono le prime note si capisce subito che i ragazzi giocano in un’altra categoria, lo spettacolo da subito si dimostra di grande livello. A tratti il palco del Legend dà la sensazione di stare un po’ stretto al combo svedese che nonostante tutto ci continua a regalare un avvolgente ed emozionante prog combinato a bordate di metal il tutto legato alla perfezione dalla calda voce di Joel Ekelöf.
Si parte subito con il primo estratto dal nuovo album, quella Covenant che con la sua ritmica frastagliata ci conduce con le sue chitarre languide alle melodie esplosive del ritornello, piene ma al tempo stesso leggere e vibranti.
La band ci porta in un continuo passaggio tra vecchio e nuovo repertorio con il trittico Opal, Rival e Pluton che dell’album Tellurian è forse uno dei risultati più riusciti, dove personalità e tecnica riassumono la forza dei Soen.
Si prosegue con Lascivius canzone che da subito attira la mia attenzione con la sua partenza quasi sensuale che deflagra in un ritornello carico di phatos, arriva L’opethiana Jinn che ci conduce all’opener di Lotus, i riff di Opponent passano da aperture massicce per portarci derive languide e dilatate, quasi psichedeliche, ma senza mai perdere la giusta direzione.
Ancora un salto nel passato con Lucidity per poi passare subito al presente con la nervosa Martyrs che ci accompagna con la sua continua tensione all’ultimo pezzo in scaletta , quella Slithering che ci riporta al loro debut album per circa sei minuti.
La band ci ringrazia. Ormai la connessione con il pubblico è totale. Chiediamo tutti a gran voce One more song e il combo svedese non si fa attendere.
Si riparte con la geniale Savia, seguita dall’intensa Sectarian per terminare con la title track dell’ultimo lavoro in studio della band, quella Lotus che ci conduce per l’ultima volta nell’oblio dei Soen.
Il concerto mi è piaciuto molto. Torno a casa con una sensazione di appagamento, consapevole di aver assistito al live di una band di grande livello; e in tutto questo il Legend, come sempre, ha recitato un ruolo di primo piano, soprattutto grazie alla sua ottima acustica che ci ha donato la possibilità di seguire un grande spettacolo.
Alla prossima...
Tag: metal, live report, soen, progessive metal, concerto
2024-11-25
Il reame del pop: la principessa, la regina, il re
Forse oggi nemmeno potremmo parlare di musica pop tenendo fede all’ambito circoscritto dalla definizione originaria del genere: il pop degli inizi, ovvero gli anni ‘50-’60, non è il “popolar” come siamo soliti intendere oggi, né tanto meno nell’accezione di musica leggera con cui si traspone il termine in italiano. Il pop era infatti strettamente legato al suo periodo storico, delimitava delle specifiche forme testuali e linguistiche, ma aveva anche molto a che fare con coloro che se ne facevano interpreti, con la loro immagine pubblica e il loro rapporto con i mass media: insomma, delle vere e proprie icone, e alcuni ci riuscirono al punto da esser incoronati come massimi esponenti del genere...continua a leggere
2023-06-06
Discovering the Musical Legacy of James Taylor
Se sei un appassionato di musica, allora sicuramente conosci James Taylor, uno dei più grandi cantautori della storia della musica. Dalle sue canzoni emozionanti ai suoi testi struggenti, James Taylor ha sempre creato musica che tocca l'anima delle persone...continua a leggere
2023-06-06
Jane Birkin & Serge Gainsbourg: Una coppia indimenticabile nella musica
Cosa succede quando un'incredibile attrice inglese incontra un genio francese della musica? Jane Birkin e Serge Gainsbourg sono stati una delle coppie più note nella musica degli anni '60 e '70. Amy Winehouse, Madonna e Charlotte Gainsbourg sono solo alcune delle artiste che hanno citato Jane & Serge come loro ispirazione nella musica...continua a leggere
2023-06-06
Client: La carriera musicale del duo e i loro concerti più iconici
Client è un duo musicale synthpop formato da Kate Holmes e Sarah Blackwood nel 2002. Questo gruppo britannico è stato uno degli esponenti principali della musica synthpop nel corso degli ultimi vent'anni, diventando un punto di riferimento per molti appassionati...continua a leggere
2023-06-06
Symphony X, la leggenda della musica progressive
Se siete alla ricerca di una band che racchiude tutto ciò che c'è da sapere sulla musica progressive, allora non cercate oltre Symphony X. Questo gruppo americano si è guadagnato un posto come uno dei migliori esponenti del genere grazie alle loro complesse composizioni musicali, ai testi lirici e a uno stile di esecuzione unico...continua a leggere
PLAYLIST SUGGERITE