2023-12-11
L’intervista con Demo MC, tra old school e nuove tendenze con il suo nuovo lavoro Giudizi Popolari
L’inizio dell’intervista è nella nostra pagina di italian trap
Qual è il tradimento della nostra educazione, quella che ci carica a entrare in società e non ci prepara alla realtà?
C’è stato un cambiamento, nella crescita individuale, che oggi destabilizza le nuove generazioni. A 10 anni hai già uno smartphone in mano e come metro di misura hai sempre più personaggi (che siano artisti, youtuber, blogger ecc..) che persone. Il rischio è quello di allontanarsi sempre più dalla vita “normale” nonostante quella del successo sia comunque una realtà. Anni fa sapevi che era difficile da raggiungere ma, se proprio ci credevi, sapevi che per prima cosa dovevi fare tanta “gavetta”, dedicarci un sacco di tempo e provare fino all’esaurimento prima di dare in pasto agli altri il frutto del tuo lavoro. Oggi invece sembra tutto così facile, immediato: non c’è più la ricerca di uno scopo personale, ma solo quella dei like.
Attenzione, anche io amavo il calcio e la musica e sognavo di diventare come Roberto Baggio e nella musica guardavo J Ax ed Eminem come punti di riferimento, ma al tempo stesso (vuoi per educazione o per mancanza di alcuni strumenti new generation) sapevo che era necessario crearsi una realtà parallela che potesse garantirmi equilibrio e indipendenza. Per questo oggi sono orgoglioso di esserci ancora e di provare a raggiungere il mio sogno nonostante passi gran parte della giornata in un ufficio raschiando il barile alla ricerca di ore libere per potermi dedicare a produrre nuova musica.
È legato a quello che dici in Adesso Tutto Bene, “la realtà […] ti convince che non è possibile, che non sei in grado”?
In un certo senso si. Mi è capitato spesso di darmi per perso, e questo capita quando lavori tantissimo ad una cosa, parti gasato perché sai che questa volta hai tutte le carte in tavola per sfondare, ma poi dopo un po’ di tempo tiri le somme ed hai al max avuto qualche piccola soddisfazione in più che però non ti porta più vicino al focus. Quindi inizi a tirarti le paranoie e quasi a convincerti che forse non sei in grado di alzare l’asticella: in realtà questi episodi, personalmente (e per fortuna) mi hanno sempre dato una marcia in più la volta dopo ed anche se è sempre più dura, non si molla.
La citazione iniziale in Adesso Tutto Bene,”every man has his technique ...and they're all different, but when you know mine, you'll be dead”, ci racconti come l’hai scelta?
Stavamo selezionando insieme a Dj Chiummo degli effetti per gli scratch: anche in questo caso volevamo una frase d’impatto, forte, che si potesse man mano tagliare a tempo e che soprattutto comunicasse quella voglia di combattere unita all’ego trippin che è un grande classico per chi scrive questo genere. Poi non auguro la morte a nessuno, sia chiaro.
Ci racconti l’Artista, l’Uomo di Casa e l’Impiegato in Saldo che compaiono in Nemico Immaginario?
Ricollegandomi al discorso precedente, ma così come ho scritto anche in Bruce Wayne 2.0, ho diverse maschere nel quotidiano. Alle 7 in piedi, sistemo mio figlio (7 anni) e lo porto a scuola. Passo 10 ore fuori casa lavorando come impiegato in ufficio, torno a casa ed hai sempre qualche commissione famigliare a cui dover dare priorità (non stiamo ad elencarle..vi basta che sapere che sono di più!). Dopo le 22 inizia (se non sono stremato del tutto) la realtà “Demo Mc”: si va in studio, si butta giù qualche idea o si chiude qualche progetto. Insomma, le ore per dormire son sempre meno, ma è anche la mia forza: unire tutte queste cose non è affatto una passeggiata e quando raggiungi dei risultati è una bella storia.
“Riempirsi di realtà prima di accendere il microfono”, lo fa chi non ha un Nemico Immaginario. Per te, chi invece ha nemici immaginari?
E’ tipico del rap-game quello di scrivere contro qualcuno che di fatto è “Qualcuno”, non ha un’identità precisa. Sulla realtà, beh, io riesco solo a scrivere o parlare di cose che vivo quotidianamente, anche in maniera indiretta, ma se qualcosa che vedo con i miei occhi mi regala emozioni, allora mi viene naturale fermarmi e provare a scrivere qualcosa. Gran parte del disco “Giudizi Popolari” ti dico che l’ho scritto mentre pensavo ed osservavo nel tragitto casa-lavoro, in scooter, fermandomi un sacco di volte perché rischiavo di dimenticarmi l’inciso, una barra o anche solo una nuova melodia.
Cosa intendi per “passione legata alla testa”?
Semplicemente che se vuoi far prendere una forma concreta ad una tua passione, come la musica nel mio caso, ragiono e agisco sempre in maniera strutturata. Sono un maledetto perfezionista, voglio sempre avere il controllo di tutto, pretendo che qualsiasi cosa sia al punto giusto e conto sempre fino a 100 prima di fare qualcosa: può essere anche il mio peggior difetto, spesso invidio quelli più istintivi perché sono sempre meno agitati di me, ma che ci posso fare, ho fatto anche un disco che si chiamava “Preciso”! Oggi investo su di me tempo e denaro, per fortuna ora riesco a rientrare e reinvestire per nuovi progetti, ma non ci pago il mutuo e gli extra, mi tocca ancora lavorare e forse sarà così fino alla pensione. Quindi ogni passo che faccio a livello discografico dev’essere ragionato e soprattutto deve darmi garanzie: se fallisco, insieme a me falliscono altre persone: è una grossa responsabilità. La testa non va mai lasciata a casa.
Che progetti hai in programma?
Per ora voglio godermi, spero, i risultati del nuovo singolo per l’estate “Copa & Cabana”, poi sicuramente una sana e meritata vacanza con la mia famiglia perché ho davvero bisogno di rigenerarmi per poi tornare in studio entro la fine dell’Estate per dei nuovi singoli, abbiamo già un sacco di idee e nuovi percorsi ma è tutto in fase embrionale.
A quando i prossimi live?
Non ho live in programma, spesso arrivano in maniera casuale dal momento che non ho un’agenzia di booking ad hoc. Quindi, se mi volete nel vostro locale, contattatemi su Facebook, Instagram, Youtube…e soprattutto cercatevi i brani su Spotify!
Grazie infinite alla redazione di Staimusic e complimenti per le domande! Ricordo ancora una volta che sono fuori con il nuovo singolo “Copa & Cabana” che potete trovare nella mia pagina ufficiale di Spotify o sul mio canale Youtube.
Qual è il tradimento della nostra educazione, quella che ci carica a entrare in società e non ci prepara alla realtà?
C’è stato un cambiamento, nella crescita individuale, che oggi destabilizza le nuove generazioni. A 10 anni hai già uno smartphone in mano e come metro di misura hai sempre più personaggi (che siano artisti, youtuber, blogger ecc..) che persone. Il rischio è quello di allontanarsi sempre più dalla vita “normale” nonostante quella del successo sia comunque una realtà. Anni fa sapevi che era difficile da raggiungere ma, se proprio ci credevi, sapevi che per prima cosa dovevi fare tanta “gavetta”, dedicarci un sacco di tempo e provare fino all’esaurimento prima di dare in pasto agli altri il frutto del tuo lavoro. Oggi invece sembra tutto così facile, immediato: non c’è più la ricerca di uno scopo personale, ma solo quella dei like.
Attenzione, anche io amavo il calcio e la musica e sognavo di diventare come Roberto Baggio e nella musica guardavo J Ax ed Eminem come punti di riferimento, ma al tempo stesso (vuoi per educazione o per mancanza di alcuni strumenti new generation) sapevo che era necessario crearsi una realtà parallela che potesse garantirmi equilibrio e indipendenza. Per questo oggi sono orgoglioso di esserci ancora e di provare a raggiungere il mio sogno nonostante passi gran parte della giornata in un ufficio raschiando il barile alla ricerca di ore libere per potermi dedicare a produrre nuova musica.
È legato a quello che dici in Adesso Tutto Bene, “la realtà […] ti convince che non è possibile, che non sei in grado”?
In un certo senso si. Mi è capitato spesso di darmi per perso, e questo capita quando lavori tantissimo ad una cosa, parti gasato perché sai che questa volta hai tutte le carte in tavola per sfondare, ma poi dopo un po’ di tempo tiri le somme ed hai al max avuto qualche piccola soddisfazione in più che però non ti porta più vicino al focus. Quindi inizi a tirarti le paranoie e quasi a convincerti che forse non sei in grado di alzare l’asticella: in realtà questi episodi, personalmente (e per fortuna) mi hanno sempre dato una marcia in più la volta dopo ed anche se è sempre più dura, non si molla.
La citazione iniziale in Adesso Tutto Bene,”every man has his technique ...and they're all different, but when you know mine, you'll be dead”, ci racconti come l’hai scelta?
Stavamo selezionando insieme a Dj Chiummo degli effetti per gli scratch: anche in questo caso volevamo una frase d’impatto, forte, che si potesse man mano tagliare a tempo e che soprattutto comunicasse quella voglia di combattere unita all’ego trippin che è un grande classico per chi scrive questo genere. Poi non auguro la morte a nessuno, sia chiaro.
Ci racconti l’Artista, l’Uomo di Casa e l’Impiegato in Saldo che compaiono in Nemico Immaginario?
Ricollegandomi al discorso precedente, ma così come ho scritto anche in Bruce Wayne 2.0, ho diverse maschere nel quotidiano. Alle 7 in piedi, sistemo mio figlio (7 anni) e lo porto a scuola. Passo 10 ore fuori casa lavorando come impiegato in ufficio, torno a casa ed hai sempre qualche commissione famigliare a cui dover dare priorità (non stiamo ad elencarle..vi basta che sapere che sono di più!). Dopo le 22 inizia (se non sono stremato del tutto) la realtà “Demo Mc”: si va in studio, si butta giù qualche idea o si chiude qualche progetto. Insomma, le ore per dormire son sempre meno, ma è anche la mia forza: unire tutte queste cose non è affatto una passeggiata e quando raggiungi dei risultati è una bella storia.
“Riempirsi di realtà prima di accendere il microfono”, lo fa chi non ha un Nemico Immaginario. Per te, chi invece ha nemici immaginari?
E’ tipico del rap-game quello di scrivere contro qualcuno che di fatto è “Qualcuno”, non ha un’identità precisa. Sulla realtà, beh, io riesco solo a scrivere o parlare di cose che vivo quotidianamente, anche in maniera indiretta, ma se qualcosa che vedo con i miei occhi mi regala emozioni, allora mi viene naturale fermarmi e provare a scrivere qualcosa. Gran parte del disco “Giudizi Popolari” ti dico che l’ho scritto mentre pensavo ed osservavo nel tragitto casa-lavoro, in scooter, fermandomi un sacco di volte perché rischiavo di dimenticarmi l’inciso, una barra o anche solo una nuova melodia.
Cosa intendi per “passione legata alla testa”?
Semplicemente che se vuoi far prendere una forma concreta ad una tua passione, come la musica nel mio caso, ragiono e agisco sempre in maniera strutturata. Sono un maledetto perfezionista, voglio sempre avere il controllo di tutto, pretendo che qualsiasi cosa sia al punto giusto e conto sempre fino a 100 prima di fare qualcosa: può essere anche il mio peggior difetto, spesso invidio quelli più istintivi perché sono sempre meno agitati di me, ma che ci posso fare, ho fatto anche un disco che si chiamava “Preciso”! Oggi investo su di me tempo e denaro, per fortuna ora riesco a rientrare e reinvestire per nuovi progetti, ma non ci pago il mutuo e gli extra, mi tocca ancora lavorare e forse sarà così fino alla pensione. Quindi ogni passo che faccio a livello discografico dev’essere ragionato e soprattutto deve darmi garanzie: se fallisco, insieme a me falliscono altre persone: è una grossa responsabilità. La testa non va mai lasciata a casa.
Che progetti hai in programma?
Per ora voglio godermi, spero, i risultati del nuovo singolo per l’estate “Copa & Cabana”, poi sicuramente una sana e meritata vacanza con la mia famiglia perché ho davvero bisogno di rigenerarmi per poi tornare in studio entro la fine dell’Estate per dei nuovi singoli, abbiamo già un sacco di idee e nuovi percorsi ma è tutto in fase embrionale.
A quando i prossimi live?
Non ho live in programma, spesso arrivano in maniera casuale dal momento che non ho un’agenzia di booking ad hoc. Quindi, se mi volete nel vostro locale, contattatemi su Facebook, Instagram, Youtube…e soprattutto cercatevi i brani su Spotify!
Grazie infinite alla redazione di Staimusic e complimenti per le domande! Ricordo ancora una volta che sono fuori con il nuovo singolo “Copa & Cabana” che potete trovare nella mia pagina ufficiale di Spotify o sul mio canale Youtube.
Tag: Demo MC, giudizi popolari, rap, trap italiano, intervista, new bands, band emergenti, nuovi gruppi rap, rap italiano
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