2024-03-26
L'affascinante perseguitato mondo della musica curda
L’articolo di oggi ci porta ad esplorare un genere musicale di nicchia: la musica kurda, genere estremamente caratteristico e folkloristico, ascoltato prevalentemente nelle zone in cui viene prodotto. In linea generale la musica curda abbraccia vari stili che sono accomunati dall’essere cantati esclusivamente in lingua kurda.
Ma andiamo nello specifico: la musica tradizionale dei kurdi, un popolo iraniano che tradizionalmente abita le regioni montuose del Medio Oriente, comprendente la Turchia sud-orientale, l'Iraq settentrionale, l'Iran nordoccidentale e la Siria nord-orientale, mostra una grande diversità regionale di stili. La pluralità riflette l'estesa e frammentata distesa della terra kurda in diversi stati-nazione, e la difficoltà di comunicazione tra le varie popolazioni kurde.
La musica kurda è tipicamente pentatonica e monodica, con una predilezione per le forme delle canzoni vocali, mentre il ruolo della strumentazione è secondario. La tipologia musicale è divisa tra canzoni d'amore, che sono prevalentemente cantate da donne e sono per lo più tristi lamentele, canzoni lunghe, che trattano argomenti seri di stampo nazionale, e le diluizioni, che sono melodie chiare e veloci pensate per ballare ed il divertimento generale. Tutte queste canzoni popolari sono tradizionalmente eseguite, lungo tutto il territorio kurdo, da bardi vagabondi chiamati dengbēj.
La paternità di queste canzoni non è mai stata registrata da nessuna parte, mantenendole quindi essenzialmente anonime, non importa quanto recenti o antiche possano essere.
Nella sua strumentazione, la musica kurda è caratterizzata dalla preponderanza degli strumenti a fiato, oltre che degli strumenti a corda e del flauto traverso, gli strumenti ad arco invece sono relativamente assenti. I principali strumenti sono il blūr o il flauto del pastore (kaval), il duduk, il tanbur, lo zirne (un tipo di oboe) e il tonbak. La scala melodica più tradizionale usata nella musica curda è il bayât-i Kurd, che è stata diffusa da i vicini arabi, turchi e iraniani, talvolta è chiamata semplicemente la scala kurda.
Le zone del Kurdistan nord occidentali sono caratterizzate dal presentare notevoli tracce ed influenze musicali anatoliche, ricordando spesso quindi, in certe esecuzioni, la musica turca, ma anche la musica greca e la musica balcanica. Lo stile kurdo nord orientale invece è relativamente difficile all’ascolto, soprattutto per l'orecchio non addestrato, può facilmente essere confuso con la musica tradizionale armena e la musica caucasica in generale, tranne che per l’ovvio dato distintivo di cui parlavo prima, ossia dell'uso preponderante della lingua Kurmânji. La musica delle zone del vicino Kurdistan, nelle estese pianure arabe, ed in particolare in Siria e in Iraq, è integrata con i caratteristici ritmi veloci della musica tradizionale araba. Nel Kurdistan meridionale e orientale, l'influenza della musica iraniana, compresa la sua struttura multimodale (cioè che utilizza varie scale melodiche), è così dominante che rende distinguibile facilmente la musica kurda di quest'area rispetto alle altre.
Come si può ben vedere, e come già accennato prima, la grande estensione territoriale della zona kurda rende la sua musica estremamente soggetta ad un’evoluzione geografica, traendo le sue influenze ed inflessioni dalle culture delle nazioni confinanti, ed è questa forse la sua caratteristica più affascinante.
Ma andiamo nello specifico: la musica tradizionale dei kurdi, un popolo iraniano che tradizionalmente abita le regioni montuose del Medio Oriente, comprendente la Turchia sud-orientale, l'Iraq settentrionale, l'Iran nordoccidentale e la Siria nord-orientale, mostra una grande diversità regionale di stili. La pluralità riflette l'estesa e frammentata distesa della terra kurda in diversi stati-nazione, e la difficoltà di comunicazione tra le varie popolazioni kurde.
La musica kurda è tipicamente pentatonica e monodica, con una predilezione per le forme delle canzoni vocali, mentre il ruolo della strumentazione è secondario. La tipologia musicale è divisa tra canzoni d'amore, che sono prevalentemente cantate da donne e sono per lo più tristi lamentele, canzoni lunghe, che trattano argomenti seri di stampo nazionale, e le diluizioni, che sono melodie chiare e veloci pensate per ballare ed il divertimento generale. Tutte queste canzoni popolari sono tradizionalmente eseguite, lungo tutto il territorio kurdo, da bardi vagabondi chiamati dengbēj.
La paternità di queste canzoni non è mai stata registrata da nessuna parte, mantenendole quindi essenzialmente anonime, non importa quanto recenti o antiche possano essere.
Nella sua strumentazione, la musica kurda è caratterizzata dalla preponderanza degli strumenti a fiato, oltre che degli strumenti a corda e del flauto traverso, gli strumenti ad arco invece sono relativamente assenti. I principali strumenti sono il blūr o il flauto del pastore (kaval), il duduk, il tanbur, lo zirne (un tipo di oboe) e il tonbak. La scala melodica più tradizionale usata nella musica curda è il bayât-i Kurd, che è stata diffusa da i vicini arabi, turchi e iraniani, talvolta è chiamata semplicemente la scala kurda.
Le zone del Kurdistan nord occidentali sono caratterizzate dal presentare notevoli tracce ed influenze musicali anatoliche, ricordando spesso quindi, in certe esecuzioni, la musica turca, ma anche la musica greca e la musica balcanica. Lo stile kurdo nord orientale invece è relativamente difficile all’ascolto, soprattutto per l'orecchio non addestrato, può facilmente essere confuso con la musica tradizionale armena e la musica caucasica in generale, tranne che per l’ovvio dato distintivo di cui parlavo prima, ossia dell'uso preponderante della lingua Kurmânji. La musica delle zone del vicino Kurdistan, nelle estese pianure arabe, ed in particolare in Siria e in Iraq, è integrata con i caratteristici ritmi veloci della musica tradizionale araba. Nel Kurdistan meridionale e orientale, l'influenza della musica iraniana, compresa la sua struttura multimodale (cioè che utilizza varie scale melodiche), è così dominante che rende distinguibile facilmente la musica kurda di quest'area rispetto alle altre.
Come si può ben vedere, e come già accennato prima, la grande estensione territoriale della zona kurda rende la sua musica estremamente soggetta ad un’evoluzione geografica, traendo le sue influenze ed inflessioni dalle culture delle nazioni confinanti, ed è questa forse la sua caratteristica più affascinante.
Tag: musica curda, kurdistan, musica kurda, oriente, via della seta, turchia
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