2024-05-20
cmqmartina presenta il suo nuovo album in un'intervista esclusiva per Staimusic
Ecco le date del primo tour di cmqmartina, giovane artista al suo primo album, fresco talento electro-pop che ci presenta il suo primo album! A Staimusic abbiamo avuto il piacere d’intervistarla e sapere le sue impressioni sull’album e sul tour.
-Sei pronta a intraprendere le date del tour? Cosa ti aspetti da questa esperienza?
Sì, manca poco e provo un mix di emozioni pazzesche: sono un po' in ansia ma piena di gioia, sono agitata e anche super carica. Spero tanto di piacere, sono le mie prime date davvero importanti e ci saranno un sacco di persone. Sicuramente mi divertirò, non vedo l'ora, è quello che voglio fare per ancora mooolto tempo!
-In una tua intervista al Bloom hai dichiarato che le tracce del tuo album sono dedicate a persone diverse. Cosa ci racconteranno di te queste persone?
Io alla fine vivo attraverso chi amo o chi ho intorno. I pezzi raccontano una me che parla di ricordi di persone, di litigi con altri o di litigi con me stessa. Scrivendo questo disco mi sono riscoperta tanto, in realtà. Ho scavato a fondo e ho capito cose di me che forse mi fanno anche un po' paura. Per esempio, che diversamente da come mi ero abituata a credere, non riesco a staccarmi da vecchi momenti o da persone passate.
-Cosa hai sentito quando ti sei esibita al Bloom di Mezzago, sullo stesso palco calcato dai Nirvana nel ’89 e nel ’91, ma anche da numerosi grandi artisti contemporanei?
E' stato stranissimo!! Nirvana, Green Day, Queen Of The Stone Age, Paul Simon (ex bassista dei The Clash) ma anche Afterhours, Bluvertigo e una marea di band e artisti incredibili. Mi sentivo piccola piccola ma felice felice.
-Perché hai deciso di inserire una citazione a La Prima Cosa Bella di Nicola di Bari?
La prima cosa bella è una canzone a cui sono infinitamente affezionata. La canta mia nonna, da sempre, e la prima cosa bella che ho avuto dalla vita è il suo sorriso giovane e lei che canta questa canzone. È la sua preferita.
-Come è nata la collaborazione con Matteo Brioschi? E come vivete la contaminazione tra le vostre due personalità artistiche?
Matteo Brioschi è mio amico da tempo, ma per anni ognuno faceva il suo e al di là di parlare di musica non abbiamo mai fatto. Poi un giorno a casa sua nella noia ci siamo applicati ed è nato il primo pezzo. Come viviamo la contaminazione tra le nostre personalità artistiche...ottima domanda. Litighiamo molto perché siamo entrambi testardi ed orgogliosi. Ci scontriamo, ci si chiede scusa e poi nascono pezzi molto belli. Ci divertiamo così insomma.
-Come avete deciso di miscelare stilisticamente la tua voce con suoni anni ’80 con le Roland 707, 808 o anche che richiamano il Matrix 1000 o il Serge?
Ciao, scrivi pure a info@laclinicadischi.com. Questa è la risposta che do quando non so cosa rispondere. Scherzo, ovviamente...io, Matteo e Leonardo Lombardi - il produttore di Clinica Dischi - cerchiamo un po' di unire i nostri gusti e di creare qualcosa di bello.
-Hai condiviso la presenza nella Scuola Indie di Spotify con diversi artisti, pensi che stia emergendo una nuova generazione indie in Italia? Ti senti ritratta da questa definizione di genere musicale molto scontornata e controversa?
Penso che l'Indie racchiuda orami una vasta gamma di generi e di tipologia di musica. Non ho ancora ben capito come classificarmi, di solito ci provo dicendo che faccio musica elettronica/electro-pop/dance-elettronico. Un bel casino... ma non so quanto poi importi davvero. Sicuramente è un momento positivo per la scena italiana, e questo è sicuramente un bene!
-Quali sono i progetti dopo la presentazione di singolo e tour?
Novembre e Dicembre sono dedicati all’uscita del nuovo singolo e al tour. Poi con l’anno nuovo altri pezzi, il disco in primavera (anche se si sa che ormai le mezze stagioni non esistono!!! quindi forse non uscirà mai) e un nuovo tour. Comunque, chissà domani su che cosa metteremo le mani, diceva il buon Dalla.
Ecco le prossime date del tour:
12 dicembre 2019 TORINO – Hiroshima Mon Amour
20 dicembre 2019 PADOVA – Hall
21 dicembre 2019 BOLOGNA – Locomotiv
-Sei pronta a intraprendere le date del tour? Cosa ti aspetti da questa esperienza?
Sì, manca poco e provo un mix di emozioni pazzesche: sono un po' in ansia ma piena di gioia, sono agitata e anche super carica. Spero tanto di piacere, sono le mie prime date davvero importanti e ci saranno un sacco di persone. Sicuramente mi divertirò, non vedo l'ora, è quello che voglio fare per ancora mooolto tempo!
-In una tua intervista al Bloom hai dichiarato che le tracce del tuo album sono dedicate a persone diverse. Cosa ci racconteranno di te queste persone?
Io alla fine vivo attraverso chi amo o chi ho intorno. I pezzi raccontano una me che parla di ricordi di persone, di litigi con altri o di litigi con me stessa. Scrivendo questo disco mi sono riscoperta tanto, in realtà. Ho scavato a fondo e ho capito cose di me che forse mi fanno anche un po' paura. Per esempio, che diversamente da come mi ero abituata a credere, non riesco a staccarmi da vecchi momenti o da persone passate.
-Cosa hai sentito quando ti sei esibita al Bloom di Mezzago, sullo stesso palco calcato dai Nirvana nel ’89 e nel ’91, ma anche da numerosi grandi artisti contemporanei?
E' stato stranissimo!! Nirvana, Green Day, Queen Of The Stone Age, Paul Simon (ex bassista dei The Clash) ma anche Afterhours, Bluvertigo e una marea di band e artisti incredibili. Mi sentivo piccola piccola ma felice felice.
-Perché hai deciso di inserire una citazione a La Prima Cosa Bella di Nicola di Bari?
La prima cosa bella è una canzone a cui sono infinitamente affezionata. La canta mia nonna, da sempre, e la prima cosa bella che ho avuto dalla vita è il suo sorriso giovane e lei che canta questa canzone. È la sua preferita.
-Come è nata la collaborazione con Matteo Brioschi? E come vivete la contaminazione tra le vostre due personalità artistiche?
Matteo Brioschi è mio amico da tempo, ma per anni ognuno faceva il suo e al di là di parlare di musica non abbiamo mai fatto. Poi un giorno a casa sua nella noia ci siamo applicati ed è nato il primo pezzo. Come viviamo la contaminazione tra le nostre personalità artistiche...ottima domanda. Litighiamo molto perché siamo entrambi testardi ed orgogliosi. Ci scontriamo, ci si chiede scusa e poi nascono pezzi molto belli. Ci divertiamo così insomma.
-Come avete deciso di miscelare stilisticamente la tua voce con suoni anni ’80 con le Roland 707, 808 o anche che richiamano il Matrix 1000 o il Serge?
Ciao, scrivi pure a info@laclinicadischi.com. Questa è la risposta che do quando non so cosa rispondere. Scherzo, ovviamente...io, Matteo e Leonardo Lombardi - il produttore di Clinica Dischi - cerchiamo un po' di unire i nostri gusti e di creare qualcosa di bello.
-Hai condiviso la presenza nella Scuola Indie di Spotify con diversi artisti, pensi che stia emergendo una nuova generazione indie in Italia? Ti senti ritratta da questa definizione di genere musicale molto scontornata e controversa?
Penso che l'Indie racchiuda orami una vasta gamma di generi e di tipologia di musica. Non ho ancora ben capito come classificarmi, di solito ci provo dicendo che faccio musica elettronica/electro-pop/dance-elettronico. Un bel casino... ma non so quanto poi importi davvero. Sicuramente è un momento positivo per la scena italiana, e questo è sicuramente un bene!
-Quali sono i progetti dopo la presentazione di singolo e tour?
Novembre e Dicembre sono dedicati all’uscita del nuovo singolo e al tour. Poi con l’anno nuovo altri pezzi, il disco in primavera (anche se si sa che ormai le mezze stagioni non esistono!!! quindi forse non uscirà mai) e un nuovo tour. Comunque, chissà domani su che cosa metteremo le mani, diceva il buon Dalla.
Ecco le prossime date del tour:
12 dicembre 2019 TORINO – Hiroshima Mon Amour
20 dicembre 2019 PADOVA – Hall
21 dicembre 2019 BOLOGNA – Locomotiv
Tag: cmqmartina, lasciami andare, tour, disco, scuola indie, intervista
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